Partecipare all’MTC Challenge è, ogni mese, una riscoperta di antichi sapori, per poi rielaborarli, manipolarli, fino a creare qualcosa di unico, che (nonostante sia solo la seconda “puntata” a cui prendo parte) mi dà proprio soddisfazione.
Sentire mia una ricetta, fino in fondo, ed aspettare la valutazione (passando per un continuum di commenti sul blog che migliorano molto la mia autostima, perchè sono tutti gentili, pacati e mai critici, eventualmente propositivi, come in un bel salotto di chiacchiere tra amici datati!) è qualcosa di unico. A me non piacciono le competizioni, non ho il carattere giusto, fin da piccola, quando facevo gare di sci era una continua irritazione, ma qui è diverso, è un modo per confrontarsi e crescere in armonia.
Bene, dopo questa lunga premessa, vi parlo della sfida del mese, o meglio, LE sfide.
Infatti la ricetta proposta è lo strucolo di Mari, la vincitrice dell’edizione n.35 con un meraviglioso spezzatino di cervo del cacciatore, in due versioni, dolce e salata.
Lo strucolo è lo strudel, chiamato cosi nelle zone del Carso e di Trieste che, come ogni zona di realizzazione (come ben saprete è diffuso in tutti i regni dove gli asburgici hanno dominato, quindi Austria, bassa Germania, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, Slovenia e Croazia, con origini attribuibili agli ottomani), ha una sua peculiarità, che sia l’impasto o il ripieno, o entrambi, e qui poi vediamo intervenire un altro fattore, il tipo di cottura; infatti se lo strucolo dolce viene cotto in forno, per la sfida quello salato deve essere “in straza”, ossia bollito avvolto in un canovaccio.
Nonostante gli anni di studio a Trieste non l’avevo mai mangiato, in nessuna delle due versioni, più che altro perché (aiuta adesso mi fucilate) io non vado matta per lo strudel; a casa lo mangiavo spesso, anzi quasi sempre, del resto è proprio la tradizione che lo vuole un piatto povero e pratico, oltre che veloce, quindi andava per la maggiore ed io sono diventata un po “allergica”, quindi ringrazio davvero di cuore Mari per avermelo fatto riscoprire e apprezzare ancor più di prima (dell’indigestione).
Basta chiacchiere, via alla ricetta (oggi quella dolce, venerdì quella salata), con solo una precisazione: la ricetta per la sfoglia, come da regolamento, è quella originale di Mari, così come il sistema di stesura, riempimento e chiusura.
Strucolo di pere e cioccolato con zabaione
SFOGLIA
-150 gr di farina 00;
-100 ml di acqua;
-1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva;
-1 pizzico di sale;
RIPIENO 
-100 gr cioccolato fondente al 70% tritato;
-120 ml panna fresca ;
-3 pere Kaiser (poco sugose, ottime per questa preparazione);
-4 cucchiai pan grattato;
-80 gr zucchero vanigliato misto canna-semolato (fatto in casa, qui);
COPERTURA
-2 cucchiai mandorle a scaglie;
-20 gr burro fuso;
-10 gr zucchero;
ZABAIONE
-100 ml marsala secco; 
-3 tuorli;
-60 gr zucchero.
In un pentolino scaldate l’acqua, ma non fatela arrivare a bollore, setacciate la farina in una terrina, aggiungetevi il sale e l’acqua, mescolando, unite l’olio a filo e continuate ad amalgamare fin quando l’impasto non avrà assunto consistenza. Spostatevi quindi su una spianatoia e impastate bene, fino a quando non sarà una massa omogenea e compatta; mettete a riposare in frigorifero avvolto nella pellicola per almeno mezz’ora.  
Intanto preparate il ripieno: fate scaldare in un pentolino la panna, e, quando calda, unitevi il cioccolato tritato, spegnete la fiamma e mescolate continuamente finché non si sarà sciolto. Fate riposare la ganache (è molto densa, per non ammorbidire troppo la sfoglia, ma abbastanza morbida per essere spalmata) e mettetela a raffreddare in frigorifero (o fuori dalla finestra viste le temperature e i metri di neve dalle mie parti!).
Tagliate a dadini le pere, mettetele in una terrina, unitevi lo zucchero ed il pan grattato e fate riposare, intanto accendete il forno a 180°.
Togliete l’impasto dal frigo e prendete una tovaglia (io non ne avevo di semplici, in cotone bianco, così sono andata a comprare una stoffa di puro cotone -lino va bene uguale- a maglia fittissima, l’ho lavata con un pochino di sapone neutro e sciacquata molto), infarinatela e poggiatevi sopra la massa, allargatela con le mani, quindi stendetela sottile con il mattarello; prendetela poi sopra alle mani e, tenendola con le nocche nella parte inferiore, tiratela verso l’esterno, ruotandola ogni tanto, senza romperla. Dovreste ottenere una sfoglia quasi trasparente e di forma rettangolare, che appoggerete nuovamente sulla tovaglia, appiattendone i bordi che saranno sicuramente più spessi.
Spalmate la ganache su tutta la sfoglia, lasciando libero circa 2/3 cm per lato, quindi mettetevi sopra le pere e, aiutandovi con la stoffa, avvolgete pian piano la sfoglia su se stessa; dopo due giri, piegate verso l’interno i lembi (superiore ed inferiore) ed arrotolate fino alla fine.
Fate sciogliere il burro in un piccolo pentolino, unitevi lo zucchero e mescolate. 
Mettete lo strucolo su una teglia con carta da forno con la chiusura verso il basso, spennellatelo sopra con il burro zuccherato, cospargete con le mandorle ed infornate per 30/40 minuti, finché è dorato in superficie.
Mentre cuoce preparate lo zabaione.
Mettete sul fuoco una pentola riempita per metà di acqua e fatela scaldare. Prendete una ciotola per il bagnomaria, poggiatela sulla pentola e controllate che stia ferma, ma non vada a contatto con l’acqua, quindi toglietela.
Versate all’interno il marsala (o altro vino liquoroso) ed i tuorli, mescolando con una frusta.
Quando l’acqua sta per raggiungere il bollore, abbassate un poco la fiamma, poggiatevi la ciotola e iniziate a montare, versando lo zucchero a pioggia, controllando che la temperatura dell’acqua non salga troppo velocemente. Potete montare con le fruste elettriche o a mano: io, che non ho forza, l’ho fatto a mano e in meno di dieci minuti era pronto.
Continuate a montare finché non diventerà spumoso, quindi appena inizia a rapprendere si addenserà e potrete togliere la terrina dall’acqua, frustando giusto per renderlo omogeneo e cremoso. La temperatura interna dovrebbe essere di 51/52°.
Togliete lo strudel dal forno, lasciatelo intiepidire, quindi tagliatelo e servitelo con lo zabaione accanto, magari in un bicchierino, spolverato di zucchero a velo.











27 Comments
Simon_
12 Febbraio 2014 at 9:33che belloo!! ma quante ne sai!
Una fetta da queste parti è gradita :3
Braverrima!
onecakeinamillion
12 Febbraio 2014 at 9:56Grazie!!!
Provo a spedirtela se vuoi ma non so come e se arriverà 🙂
flavia galasso
12 Febbraio 2014 at 11:25Hai compreso perfettamente lo spirito dell'MTC , non è una competizione, è una sfida con noi stessi..e come vedi ogni mese riusciamo a batterci…buona giornata, Flavia
onecakeinamillion
12 Febbraio 2014 at 12:31Grazie mille, buona giornata anche a te!
Alessandra Gennaro
12 Febbraio 2014 at 17:59come ha appena detto Flavia, qui sopra, hai colto nel segno: qui nessuno è maestro e tutti impariamo, anche i più bravi. Se c'è una critica, come hai giustamente notato tu, è solo nell'ordine di uno scambio di opinioni alla pari e soprattutto di una condivisione piena: io me le immagino tutte, le ricette che commento, e a volte può venirmi in mente un sapore, una sfumatura, una consistenza che manca e che magari, chissà, potrebbe servire, come no 🙂
Invece, in questo tuo strudel, non trovo nulla che non funzioni: hai scelto un abbinamento classico, ma stra goloso, di quelli che mettono d'accordo tutti (più leggo, per esempio, e più mi convinco che mia figlia vorrebbe questo strudel a colazione, merenda, pranzo e cena) e l'esecuzione è perfetta. bravissima!
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 7:31Grazie, sono contenta di ritrovarvi d'accordo con i miei pensieri e grazie mille per i complimenti!
Stefania
12 Febbraio 2014 at 18:55Io, al contrario, l'ho sempre amato. Ma non l'avevo mai immaginato con un ripieno diverso dalle me, fino ad oggi! Abbinamento classico ma sempre azzeccato!
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 7:33Grazie.
Sai, come tante cose, le pere non erano tra i miei cibi amati, ed è per questo che ho voluto provare il tutto per tutto: un abbinamento "classico", ma che non avevo mai provato (pere-cioccolato) all'interno di un dolce quasi odiato da riscoprire, ed è per questo che mi soddisfa.
Non è nulla di innovativo (ma nuovo per me), ma mi piace!
Giorgia Riccardi
12 Febbraio 2014 at 20:24vabbè sto morendo di fame…..ma poi quanto è carino il tagliere dello strudel?
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 7:34Eheh si il tagliere è una chicca 🙂
Grazie mille!
Lalla
12 Febbraio 2014 at 21:24Pensa, adoro lo strudel e non mi sono mai posta il problema di prepararlo, ora per l'MTC lo farò, ma ancora non ci sono "entrata" a dovere e non l'ho fatto mio. Ti garantisco però che una fetta di questo tuo la prenderei al volo ;-).
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 7:34Ti aspetto per assaggiarla 🙂
Su forza, che voglio vedere cosa ci prepari!!!
roberta
13 Febbraio 2014 at 0:27Condivido il tuo pensiero sull'MTC al punto che avrei potuto scriverlo io! E' praticamente l'unico contest al quale partecipo proprio perche' non si sente l'ansia della competizione, invece passa lo spirito di condivisione e la voglia di superere i propri limiti e migliorarsi ogni volta. Ed e' vero, i commenti sono sempre gentili e, quello che piu' conta, sinceri, perche' a noi piace davvero vedere "come lo fanno gli altri" ed ogni volta e' una sorpresa, perche' a noi quell'abbinamento, quell'ingrediente, quella spezia proprio non sarebbero venuti in mente. Da ognuno di noi c'e' da imparare ed e' questo il bello del nostro gioco. Fantastico il tuo strudel, aspetto lo strucolo, ma so gia' che non rimarro' delusa.
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 7:35E' sempre un piacere leggervi, grazie del commento e sono contenta che il pensiero sia comune.
Stasera preparo quello salato e ho già una versione nuova per l'ultima proposta, dolce 🙂
Fabiana Del Nero
13 Febbraio 2014 at 11:12Per me un bicchierone di zabaione, grazie!
Lo amo oltre ogni limite…..tutta colpa di mia sorella;)
Aveva otto anni lei e sei io, appena i nostri genitori ci lasciavano con mille raccomandazioni per andare alle riunioni condominiali( sì, proprio così!) mia sorella mi dava "lezioni di cucina".
Punto primo fregare i liquori dalla collezione di mignonettes, svuotare, riempire di altro liquido e ritappare.
Secondo punto fare lo zabaione, tutto a freddo, tutto a caso e soprattutto tutto in fretta.
Di solito ci bevevamo un pastone strapieno di marsala….finchè non sono finite le bottigliette.
Il tuo è soffice e spumoso, diciamo pure ….un sogno!
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 12:30Eh si, è talmente spumoso che la macchina fotografica si è piazzata più su di lui che sullo strudel 😉
Ahah ma davvero? Beh sicuramente sarai un'intenditrice, e andavate a letto con una bella "camomilla" potente 😀
Io ho ricordi simili, più che altro "astemi", con il riso e latte, ma soprattutto quando volevo fare la crema gialla che vedevo in tv, mescolavo zucchero uova e farina e mangiavo tutto crudo…e la mamma non capiva il perché del mio mal di pancia 😀
veronica
13 Febbraio 2014 at 14:39l'mtc è una grande scuola dove tutti siamo una sola cosa
e le ricette sono una favola una più bella dell'altra
complimenti
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 16:11E' proprio vero e grazie dei complimenti!
mari ►☼◄ lasagnapazza
13 Febbraio 2014 at 16:03Cara Monica, avrai anche utilizzato un accoppiata classica (che però a me fa sempre impazzire) che è quella delle pere con il cioccolato, però devo dire che l'hai fatto in un modo tutto tuo e originale. Perchè hai fatto una ganache, perchè hai pensato di utilizzare una determinata categoria di pere, perchè nel ripieno hai pure messo una miscela di zucchero fatta in casa e perchè hai addirittura "osato" pensando di mettere una copertura sulla superficie dello strudel, tra l'altro a base di mandorle che con il resto dei sapori ci stanno perfettamente. E poi, cosa molto importante, la sfoglia è perfetta, una delle migliori che io abbia visto fino ad ora. Bravissima, anche per aver colto fin dall'inizio qual è lo spirito di questo bellissimo gioco, nel quale colgo l'occasione per darti il benvenuto.
Grazie mille per la tua proposta.
Mari
onecakeinamillion
13 Febbraio 2014 at 16:13Grazie a te per il tuo commento, sono felice di averti reso onore con la sfoglia, soprattutto perché la pasta 'matta' non l'avevo mai impastata e ora che me l'hai fatta scoprire non l'abbandonerò, con la sua ottima croccantezza a fine cottura, e poi pian piano si ammorbidisce con l'impasto…fantastica.
TataNora
13 Febbraio 2014 at 21:41Nooooooo!!!! Il tagliere di legno per lo strudel lo voglio anch'ioooooooo!!!!!
Mi sa che lo chiedo al Martirio (quello che mi perde la pesciera proprio quando mi sarebbe servita!!! Quello che farà una brutta fine se non me la ritrova….) come prox regalo.
Buono il tuo strudel, anche io ho scelto un abbinamento simile per quello dolce (prossima pubblicazione..) anche se ho aggiunto ingredienti un po' differenti dai tuoi.
Unico cruccio: UNO ZABAIONE COSI' SPUMOSO a me non viene….. 🙁
Brava Monica e….. ben arrivata in questo gruppo di mattiiiiii!
Nora
onecakeinamillion
14 Febbraio 2014 at 7:26Insomma ho fatto bene ad usare questo tagliere, mi pare 😉
Ehh guarda, era la seconda volta che lo facevo, ed ho provato a mano, e non so come mi è riuscito, pensavo fosse molto più difficile e faticoso!
Resto in attesa della tua proposta e grazie del benvenuto!
Chiara Picoco
15 Febbraio 2014 at 21:19Pere, ganache di cioccolato, zabaione… cosa voglio di più? Il tuo tagliere!!!!
onecakeinamillion
17 Febbraio 2014 at 7:18Hihihi sta diventando il tagliere più invidiato del web 😀
Elena
19 Febbraio 2014 at 10:47Partecipo all'MT Challenge per lo stesso motivo. Mi piace la tua versione, brava!
onecakeinamillion
19 Febbraio 2014 at 12:16Grazie!
Mamma Luciana
2 Luglio 2014 at 16:38Alla ricerca dello strucolo di pere mi sono imbattuta nel tuo splendido blog che ho già inserito fra i miei preferiti. Complimenti e buon proseguimento.