L’aria profuma di pioggia.
Sbalzi termici, sbalzi d’umore, sbalzi di strutture pericolanti che s’innestano nella vita.
Come le altalene che idealmente viaggiano in un moto perpetuo accarezzandoci l’anima e cullandoci in attimi pieni di sogni, di felicità, di incalcolabile bellezza.
Bellezza rude, soffice, leggiadra e unica, che entra nelle giornate e le rende migliori, serene.
Perché è in questa confusione che trovo la via: realizzare sogni, cercare la felicità, raggiungere la serenità.
In attesa che tutto ciò avvenga sforno profumi, colori e consistenze.
Perdonatemi, oggi sono così. Insostenibile 🙂
- -100 ml acqua tiepida;
- -12 g lievito di birra fresco;
- -1 cucchiaino miele;
- -550 g farina W280;
- -240 ml latticello (oppure 230 ml di latte e 1 cucchiaio succo di limone, con 15 min di riposo);
- -3 cucchiai miele d'acacia;
- -50 g burro morbido;
- -5 g sale;
- -80 g noci;
- -20 g noci pecan.
- Tritate grossolanamente le noci e le noci pecan.
- Unite nella ciotola della planetaria l'acqua tiepida, il lievito di birra sbriciolato ed il miele e mescolate.
- Setacciatevi sopra la farina, mescolate, quindi versate il latticello e azionate la planetaria con la frusta a foglia, al minimo. Versate poi a filo il miele, fate amalgamare, quindi il burro morbido a pezzetti ed il sale.
- Aumentate leggermente la velocità e fate incordare sulla foglia.
- Infarinate il piano di lavoro, staccate l'impasto dalla foglia in modo netto, con una spatola o un coltello. Unite le noci tritate e impastate per qualche istante, quindi formate una palla, mettete nella ciotola e fate raddoppiare (circa 1,5 ore a 22 gradi).
- Prendete poi l'impasto e dividetelo in due; appiattitelo con le mani su una spianatoia infarinata formando un rettangolo, con il lato davanti a voi lungo circa 25 cm. Arrotolatelo stretto formando un filoncino e mettete la chiusura a contatto con la carta da forno su una teglia, fate poi lo stesso con il resto dell'impasto.
- Coprite con una pellicola e fate raddoppiare (40 minuti a 22 gradi).
- Nel frattempo accendete il forno a 210 gradi e inseritevi una teglia piena d'acqua sul fondo.
- Quando i filoni saranno raddoppiati praticate con una lametta dei tagli obliqui (stile baguette) ed infornate.
- Dopo circa 25 minuti togliete la teglia d'acqua (avrete così una crosta sottile e l'interno soffice, se lo volete più croccante toglietela dopo 15 minuti) e fate cuocere altri 10-15 minuti, finché sarà bello dorato.
- Togliete dal forno e fatelo riposare su una gratella fino al raffreddamento completo, quindi affettatelo e servitelo con formaggi e composte, ma anche con confetture o creme spalmabili!



Se ti piace la ricetta e se vuoi rifarla e fotografarla, taggami nelle tue foto di instagram come monioneinamillion ed io la condividerò con piacere sui social!
26 Comments
Nicol
9 Giugno 2015 at 15:43Madoi che sofficiosità *_*
Adoro!
Appena mi restituiscono i latticini (e gli zuccheri) lo provo sicuramente!
Mi ci tufferei a pelle di leone *_*
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 8:42Shiiii soffici soffici <3
Provalo, è proprio perfetto per un tuffo carpiato 😉
Tamara
9 Giugno 2015 at 16:15Semplicemente magnifica, altro che insostenibile!!!
Brava Moni
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 8:42Tesoro grazie di cuore <3
Ale
9 Giugno 2015 at 16:32Io ti perdono…però voglio subito mezzo filoncino tagliato per lungo e imbottito di burro e salame!! 😀 Mammamia che sofficiume!! :-*
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 8:43Ahahaha sarà fatto! Taglio 5-6-7 fette ok? Smack :*
Chiara
9 Giugno 2015 at 19:53Questi filoncini cosi sofficiosi sono bellissimi!!! E io non ti trovo affatto insostenibile, le tue parole hanno una velata malinconia, ma lasciano sognare, da loro traspare la ricerca del futuro e della felicità!
Tanti baci dolce Moni
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 8:44Amo le cose soffici e vorrei che tante cose fossero più semplici… ma chissà, forse un giorno… 😉
Grazie cara <3 <3
FornoStar
9 Giugno 2015 at 23:06Per un attimo ho pensato che fossero senza glutine… 😀 Scusami, forse la vera insostenibile sono io 😉
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 8:44Con il pane senza glutine devo ancora andare d’accordo, al momento ho battuto la testa un paio di volte, ma non mollo 😉
Paola
10 Giugno 2015 at 7:43In questo periodo sono anche io instabile. Vado avanti come un equilibrista su un terreno che so che potrebbe crollare da un momento all’altro. Ho paura delle pause, paura di quell’enorme pausa che porterà con sé Agosto. Mi ci avvicino, ma spero che qualcosa mi afferri prima che ci cada dentro. Perché da sola, purtroppo no, non riesco a tirarmene fuori. Potrei afferrare il nastro di quel filoncino.. magari se anche dovessi cadere, saprei di cadere su qualcosa di morbido.
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 8:45Esatto, mi sento anche io così…vago ad occhi socchiusi verso qualcosa, con la paura di trovarlo, oppure di non trovarlo… Ce la faremo?? Un abbraccio grande <3
federica
10 Giugno 2015 at 8:48mi piace usare il latticello nei lievitati, immagino la morbidezza la bontà di questo pane 😛
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 10:02Anche io lo adoro, rende tutto così fragrante!! Sisi, è tanto sofficiotto 🙂
Simo
10 Giugno 2015 at 8:59sto sbavando di fronte a queste immagini…Monica, sei un mito!!!!! Devo provare…il problema è che qua il latticello si trova con difficoltà, arghhhh
Monica Giustina
10 Giugno 2015 at 10:03Ehhh ma grazieeeee <3 <3
Ma non c'è problema, lo sostituisci tranquillamente come indicato in ricetta, oppure con pari peso di latte e yogurt 😉
edvige
10 Giugno 2015 at 16:16Il latticello o “buttermilch” come è conosciiuto in Austria lo conosco benissimo e ne bevo a scorpacciate quisi trova grasso, pazialmente scremato e si usa tantissimo. A Trieste non lo trovo mai. Buona giornata.
Monica Giustina
11 Giugno 2015 at 13:40Eh già, il latticello è un gran prodotto!! Io sono fortunata e, come ti avevo già detto, lo prendo in un caseificio locale. Un abbraccio
Reb
10 Giugno 2015 at 17:44Una dozzina di queste fette, burro e miele e potrei mandare a FANCULANDIA la bilancia che oggi ha toccato i 63kg….perché questo pane sa di casa, perché questo pane mi ricorda troppo il forno di nonna. E allora ti seguo tra gli sbalzi d’umore, di tempo (fa un freddo porco adesso, qui sulle Highlands piacentine e mi piace) di spazi…perché io e te a braccetto, con un filoncino ciascuno, a sgambettar su e giù per le strade, potremmo quasi confonderci nella folla di Parigi….che baguette non è, ma le boulangerie potrebbero voler tanto questi filoncini soffici. 😛
Monica Giustina
11 Giugno 2015 at 13:42Ah, non mi parlare di bilancia!!! Mi piace questa visione, un po’ rurale e un po’ d’altri tempi, con vestiti leggeri e cappelli di paglia, senza badare alla gente, ma solo a quel che abbiamo sottobraccio!
Kiara
10 Giugno 2015 at 22:59Ciao Monica! Che splendida ricetta! Ho visto la foto e me ne sono subito innamorata! Splendido anche il tuo blog! Mi unisco con piacere ai tuoi lettori!
Colgo l’occasione per invitarti al mio nuovo contest “Creazioni in Kucina”, dove potrai partecipare con ricette vegetariane, etniche o lievitati (come questa splendida ricetta). In palio splendidi regali totalmente realizzati a mano dalla mia amica Eleonora ERCreazioni. Ti lascio il link così puoi scoprire di che si tratta:
http://www.kucinadikiara.it/2015/06/crezioni-in-kucina.html
Un abbraccio e buona serata,
Chiara
Monica Giustina
11 Giugno 2015 at 13:43Ciao. Grazie mille, sono un po’ oberata, ma appena riesco passo a leggere. Un bacio!!
Fabio
11 Giugno 2015 at 12:50Spesso la cucina è proprio quella valvola di sfogo che ci aiuta a sfornare la soluzione oltre ad ottime ricette.
Fabio
Monica Giustina
11 Giugno 2015 at 13:45Viva gli sfoghi, ci servono, ci devono essere sempre, altrimenti che vita sarebbe? 😉
roberta morasco
16 Giugno 2015 at 23:08ma che belli!!!!
Copiocopiocopiocopiocopiocopiooooooooooooooo…li faccio!!
Lo so lo so qui fa caldo cavolo ma io accendo il forno lo stesso!!!
Un abbraccione!!
Monica Giustina
19 Giugno 2015 at 8:57Siiiiii, poi se li provi fammi sapere Roby <3 <3