No, non sono andata in vacanza e nemmeno i miei krapfen.
Diciamo che io ed il nuovo piano cottura dobbiamo ancora diventare amici: ci studiamo da lontano, ogni tanto ci diamo un’annusata, ma ancora non possiamo dire di conoscerci.
E così passo dalla ‘rosolatura che non comincia mai‘ al ‘fritto più veloce del mondo onde evitare una fusione nucleare‘.
Sabato nella tarda mattinata mi sono dedicata anima e cuore al mio blog di lievitati preferito (insieme al SUO: due certezze!) ed alla ricetta per i krapfen (stesi più sottili vengono le bombe romane, mentre con i ritagli otterrete le graffe): quando ho bisogno di una ricetta di sicura riuscita, ben spiegata e fotografata corro sempre da Paoletta e sono certa di trovarne a bizzeffe.
Dicevo, mi sono dedicata alla ricetta per benino nonostante le temperature di casa prolunghino di molto le lievitazioni, ho fatto una bella dose (voi fatene la metà, come indico in ricetta) di crema pasticcera ricca con l’amido di mais -del buon Bressanini– e mi sono attrezzata per friggere nonostante la maggior parte delle pentole siano andate in pensione causa no-induction-love.
E qui è sorto l’inghippo: ho messo al massimo la regolazione ed è arrivata un’amica a trovarmi, due chiacchiere, torno in cucina a friggere senza controllare la temperatura dell’olio, immergo i dischi di impasto e…nel giro di 2 minuti sono tutti cotti -ma cotti cotti- fuori ed ho paura non lo siano dentro, così attendo ancora un minuto per sicurezza, scolo e noto l’abbronzatura eccessiva.
Li rotolo nello zucchero (si, lo so, i krapfen hanno lo zucchero a velo, ma a me piace andare controcorrente, pardon…), ne apro uno e…cottura perfetta e un cuore cavo pronto per ricevere tonnellate di crema, o confettura d’albicocche!
Insomma, non sono bellissimi, ma se seguite la ricetta (non come ho fatto io!) saranno deliziosi.
Io li ho fatti più piccini, con un coppapasta da 6 cm, ma sarebbe meglio utilizzare quello da 8 cm –che non ho– perché siano giusti.
KRAPFEN
Tempo di preparazione : 30 minuti
Tempo di cottura: 6 minuti
Per 8 krapfen e 2 graffe
INGREDIENTI
- PRE-IMPASTO
- 50 g acqua tiepida
- 16 g lievito di birra fresco
- 50 g farina (50% manitoba e 50% farina 00)
- IMPASTO
- 250 g farina (50% manitoba e 50% farina 00)
- 30 g di latte (+ 2 o 3 cucchiai al bisogno)
- 50 g zucchero
- 1 uovo medio
- 1 tuorlo
- 5 g di sale
- buccia di 1 arancia
- 45 g burro morbido a dadini
- 1 cucchiaino estratto di vaniglia
- olio d’arachidi per friggere
- zucchero semolato
- RIPIENO
- mezza dose di crema pasticcera o confettura di albicocche
PREPARAZIONE
Preparate il pre-impasto sciogliendo il lievito nell’acqua e poi unendo la farina, quindi coprite e fate riposare in luogo caldo (22-24 gradi) per circa 40 minuti.
Mettete nella ciotola della planetaria il pre-impasto, unite il latte e tanta farina quanto serve per avere una massa legata. Unite l’uovo sbattuto, lo zucchero e la farina necessaria a legare, quindi il tuorlo, il sale e tutta la farina restante (se l’impasto è troppo asciutto unite 2-3 cucchiai di latte).
Quando è tutto amalgamato unite il burro e la buccia dell’arancia, poi l’estratto di vaniglia e fate incordare (ci vorranno 15-20 minuti). Prelevate l’impasto, formate una sfera e coprite; fate lievitare in luogo caldo fino al raddoppio (circa 1,5 ore).
Prendete l’impasto, sgonfiatelo leggermente e fate le pieghe del secondo tipo.
Coprite a campana con la chiusura sotto e fate riposare 10/15 minuti.
Stendete l’impasto con un mattarello con uno spessore di 1 cm (0,5 cm per ottenere le bombe, più cave e sottili), con un coppapasta da 8 cm ritagliate i dischi e reimpastando i ritagli formate due sfere, che farete a forma di ciambella roteandovi un dito nel centro (come per i bagel ).
Distribuite i dischi e le graffe su una teglia infarinata e coprite, facendo lievitare per circa un’ora e 15.
Portate l’olio alla temperatura di 165 gradi quindi friggete su entrambi i lati krapfen e graffe, scolate, fate asciugare su carta paglia e rotolate abbondantemente nello zucchero (oppure spolverate prima di servire con lo zucchero a velo).
Riempite una tasca da pasticcere, o una siringa, con la crema o la confettura e riempite a piacere i krapfen.
Se ti piace la ricetta e se vuoi rifarla e fotografarla, taggami nelle tue foto -o storie- di instagram come monioneinamillion oppure posta la foto sulla mia pagina facebook .
18 Comments
Marghe
3 Febbraio 2016 at 11:00Posso dirti che sono commossa dalla crema traboccante, gialla come piace a me, e da quella patina di zucchero semolato che tanto preferisco a quello a velo perchè mi ricorda le adoratissime frittelle di Carnevale? 🙂
Ho iniziato la mattina con dolcezza, tutto grazie a te :*
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:39Mi commuovo con te al solo pensiero di tutte le mani inzozzate tra crema e zucchero, e se potessi ne mangerei ancora, e ancora <3 Smuack
Emanuela
3 Febbraio 2016 at 11:12Tesoro i tuoi krapfen abbronzati hanno comunque un aspetto fantastico. E comunque sei stata anche fortunata, quando li ho preparati io era una lotta continua con la temperatura dell’olio, non sai he fatica!!!! Bacioni, a presto
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:40Eheheh si guarda, per fortuna almeno erano cotti giusti all’interno, temevo il peggio! Baciiiiii
Berry
3 Febbraio 2016 at 11:15Sono qui, in ufficio, che sbavo. Aiutami, inviamene uno subbbbbitooooooo <3
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:40Te ne porterei un camion -con bilico- se potessi Berenice <3 <3 <3
Chiara
3 Febbraio 2016 at 13:30Te l’ho scritto sotto al tuo post, e non posso fare altro che ripetere che li adoro! Le tue foto sono bellissime, e rendono a meraviglia la golosità di quella bolla di crema pasticcera! E poi chissene se sono un po’ adbronzati, meglio coloriti che palliducci!
Bacissima Moni, buona giornata <3
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:41Assolutamente, preferisco di gran lunga tutto ciò che è abbronzato piuttosto che rischiare il mal di pancia da poca cottura! Grazie grazie grazie <3
Francesca P.
3 Febbraio 2016 at 15:05A me l’abbronzatura piace e specialmente quella di montagna che prendevo sulla neve, più dorata e forte… vedi che tutto torna? 😉 E tornerei a Cortina con la scusa di mordere queste pallette e parlare delle sorelle che sono le bombe romane, per cui impazzisco, ehehe!
ps: anche la crema ha assorbito il calore del sole, magia!
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:42Il sole, è una meraviglia della vita! Ed è bellissimo che tu lo ritrovi qui. Io ti aspetto, anche domani se vuoi :*
tritabiscotti
3 Febbraio 2016 at 16:27Anche se tu li chiami abbronzati, a me sembrano perfetti! Portali pure qui che ce li facciamo fuori per merenda! ^_^
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:43Son leggermente più scuri di quel che dovevano essere, ma non mi sono tirata indietro nel mangiarli! Ehehe spedizione espressa??
Margherita
4 Febbraio 2016 at 4:44Guarda proprio oggi guardano una foto cimelio di un’estate di qualche anno fa e mi convincevo ancora una volta che l’abbronzatura dona sempre e comunque. Ti assicuro che invidio tantissimo la tasca da pasticcere, sempre per rimanere in tema, mi ci sarei buttata dentro con piacere!
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:44Ah guarda, sfondi una porta aperta, in tema abbronzatura e ancor più di dipendenza da crema pasticcera. Ah, che goduria!! Baci giganti <3
Fabio
4 Febbraio 2016 at 11:04Ti assicuro che invogliano anche abbronzati! 😀
Fabio
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:44Ehehehe bene ne sono felice!
edvige
4 Febbraio 2016 at 17:05Buoni adoro i krapfen ma solo con la marmellata di albicocche. Mia nonna ungherese li friggeva già ripieni come faceva senza che esca nulla è un mistero ero troppo piccola non ricordo 🙁 Buona serata cara,
Monica Giustina
4 Febbraio 2016 at 17:46Io li adoro in uno e nell’altro modo 😉