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Blog tour Marca Treviso in Rosso

MarcaTrevisoInRosso
Sono passati ormai due mesi dal weekend del 27-29 novembre, eppure mi sembra di avere ancora sotto agli occhi le immagini della marca trevigiana e di un tour bellissimo, intenso e molto ben organizzato tra arte, orti e cibo.
Dopo un riassunto di tutto il percorso dei tre giorni, vi mostrerò alcuni scatti dei vari momenti salienti del tour e intanto ringrazio i miei compagni di viaggio, di avventure e di risate (soprattutto la mia compagna di stanza Elisabetta <3) : Agnese, Chiara, Cristina, Elisabetta, Ileana (presente col cuore), Monica, Roberta, Romina, Silvia , Victoriya e Vitaly Yarosh.

Cachi

Venerdì 27 dopo una piccola riunione di benvenuto, in cui iniziamo a conoscere tutta la filiera produttiva del Radicchio di Treviso Tardivo IGP presentataci dalla rappresentante di OrtoRomi, ci trasferiamo nella sala da pranzo dell’Hotel Villa Braida per gustare ottimi piatti (e la scoperta di quanto sia meraviglioso il Radicchio tardivo in tempura) e per conoscere la realtà turistica del trevigiano e tutte le sue potenzialità.
Finito il pranzo ci aspetta un inteso tour artistico nel cuore pulsante di Treviso, con la mostra ‘El Greco in Italia, metamorfosi di un genio‘ nella zona della Pescheria dove si trova la Casa dei Carraresi, la mostra di arte moderna al rinnovatissimo (ed architettonicamente stupendo) Museo Bailo e la mostra di Escher al Museo di Santa Caterina.  La cena al ristorante Al Foghér (conosciutissimo, in quanto oltre all’ottima cucina la famiglia proprietaria ha inventato l’originale ricetta del Tiramisù) è deliziosa, con una piccola lezione su come si prepara da sempre il Tiramisù e l’assaggio della torta Senso, ideata per dare risalto in un dolce al Radicchio tardivo.

Al mattino seguente ci armiamo di stivali per recarci all’azienda Nonno Andrea di Paolo Manzan -che ha anche un piccolo negozietto meraviglioso di ortofrutta freschissima e di prodotti deliziosi realizzati nelle loro cucine- e negli orti per vedere dal vivo la raccolta e le varie fasi produttive del Radicchio tardivo di Treviso. Successivamente lo Chef Martino Beria ci aspetta per una bellissima lezione di cucina vegana, in cui ci spiega accuratamente come pulire, trattare e cucinare il Radicchi tardivo, realizzando davanti i nostri occhi un patè buonissimo. Il pranzo ci attende in un Microbirrificio di Povegliano, Casa Veccia, dove il Mastro Birraio Ivan Borsato ci ha prima raccontato la sua storia, poi mostrato e spiegato le varie fasi produttive della sua birra e successivamente accolto con una miriade di delizie gastronomiche da abbinare alle sue birre meravigliose. Scende il sole e noi ci dirigiamo a visitare una delle tantissime ville Palladiane di cui è ricco il trevigiano, ossia Villa Emo, cui i sui affreschi incantevoli e l’atmosfera rinascimentale.
Una doccia veloce, un filo di trucco, lo smalto ovviamente rosso e via verso il nostro Hotel Fior, dove ci attende una cena di gala gustosa e ricca di aneddoti del maître di sala.

L’ultimo giorno ci vede nelle vie di Castelfranco Veneto, tra merli e mura medievali da esplorare, con la Madonna del Giorgione, la Torre Civica e l’anteprima della Mostra delle Ceramiche della collezione Varo nel Museo Casa Giorgione. Per pranzo ci rechiamo alla Villa veneta Corner dove mangiamo prima di salutarci, con la promessa di ritornare prestissimo in questi luoghi splendidi, ricchi di storia, arte e tanto buon cibo.

VillaBraidaVilla Braida, i suoi scorci al mattino con la brina ed il pranzo delizioso d’accoglienza durante la prima giornata di tour, dove tra i vari piatti ho potuto scoprire una ricetta che voglio assolutamente provare, il Radicchio in tempura, perché nella sua semplicità riesce ad esaltare al meglio la bontà e la consistenza del Radicchio Tardivo di Treviso.
PranzoVillaBraida
Il Museo dove si trova la Mostra di El Greco è un elemento architettonico tradizionale in cui l’arretramento delle vetrate aumenta l’ombreggiamento e la profondità delle arcate, richiamando la figura del portico. E’ bello il contrasto tra esterno ed interno, tra luci ed ombre e pieni e vuoti, oltre alle opere di pregio che mostrano tutta l’evoluzione artistica di El Greco ed i rapporti con gli altri artisti suoi contemporanei.
MuseoElGreco
Le vie di Treviso, l’edificato tradizionale, i mattoni a faccia vista e gli elementi di spicco come portoni e inferriate si richiamano lungo le vie, creando un armonia che delizia gli occhi, tra un canale e l’altro.
ScorciTv
Il Radicchio di Treviso IGP in alcune delle sue fasi produttive per diventare tardivo ed assumerne tutte le caratteristiche estetiche ed organolettiche: dopo la semina estiva di questa cicoria si devono attendere due brinate nel mese di novembre (in modo che il freddo bruci la parte più esterna della pianta, interrompendo la crescita) per raccoglierlo, mantenendo le radici e una parte della terra coesa. Successivamente si procede all’imbianchimento, mettendo le piante legate all’interno di vasche con acqua corrente attorno ai 14 gradi in capannoni chiusi, dove la poca luce impedisce la fotosintesi, così che la cicoria riprenda a crescere senza sviluppare la clorofilla (rimanendo appunto bianca con l’accenno rosso più esterno). L’ultima fase è quella della pulizia, dove tutte le parti più esterne bruciate vengono rimosse per lasciare spazio al solo cuore e la radice bianchissima, croccante e saporita.
CampiRadicchio
Naturalmente nei campi di Nonno Andrea, Paolo Manzan produce anche altri radicchi di valore, tra cui il Variegato di Castelfranco IGP e la Rosa di Gorizia.
CampiRadicchio2
Nelle cucine di Nonno Andrea abbiamo sperimentato la cucina vegana dello Chef Beria, con cui abbiamo preparato un patè di Radicchio tardivo. Innanzitutto ci ha spiegato come pulire, tagliare e lavare il tardivo, poi dopo averlo grigliato è bastato frullarlo insieme a fiocchi di patate ed una piccola percentuale di barbabietola (per mantenere il colore vivo) ed il patè era pronto. In pochi minuti ci ha mostrato anche un’insalata diversa dal solito, con radicchio tardivo e variegato a crudo, broccolo spadellato, semi tostati ed il tutto su una crema di cannellini.
Beria1Beria2
La fame impellente, unita ad una miriade di prodotti freschi e confezionati da rifarsi gli occhi, ci ha direzionati verso il negozio di Nonno Andrea dove abbiamo fatto uno sano green shopping.NonnoAndrea
Il Mastro Birraio Ivan Borsato ci attendeva nel suo Microbirrificio Casa Veccia, dove abbiamo visto la filiera produttiva e pranzato con una miriade di prodotti deliziosi, realizzati con cura e ben innaffiati dalle sue birre strapitose, le cui varietà sono davvero uniche e da testare (come quella al Radicchio tardivo IGP, alla farina di mais Biancoperla, o la meravigliosa natalizia Babbo con miele di castagno e spezie).CasaVeccia
L’ultima giornata è trascorsa tra le vie di Castelfranco Veneto, nel suo bellissimo Teatro accademico, tra le scalinate della Torre Civica e lungo i corridoi del bellissimo Museo Casa Giorgione.
Castelfranco
Il pranzo alla Villa Corner è stato preceduto da una visita tra bellissime vetrate, sale sontuose e barchesse luminose, che invitano gli ospiti a soggiornare nelle stanze lussuose restaurate.
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Eccoci qui alla fine di questo racconto, con la foto-simbolo del nostro tour che mi piace davvero tantissimo.
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Grazie a chi ha permesso tutto questo, facendoci visitare e scoprire piccole meraviglie del nostro territorio:

Consorzio di promozione turistica MARCA TREVISO

CONSORZIO TUTELA RADICCHIO ROSSO DI TREVISO I.G.P. E RADICCHIO VARIEGATO CASTELFRANCO I.G.P.

Società Cooperativa Agricola ORTOROMI

Azienda Agricola Biodiversa NONNO ANDREA 

 

10 Comments

  • Reply
    edvige
    25 Gennaio 2016 at 17:15

    Molto bello il tour e adoro il radicchio tardivo grazie per questa bella carrellata di informazioni. Buona serata.

    • Reply
      Monica Giustina
      26 Gennaio 2016 at 11:12

      Io lo mangerei tutti i giorni, ne vado letteralmente ghiotta! Grazie Edvige!

  • Reply
    Laura e Sara Pancetta Bistrot
    25 Gennaio 2016 at 17:35

    Wow Moni che bel racconto, un tour davvero ricco di arte, cultura e buon cibo!! Grazie per averci fatto viaggiare per le vie di Treviso insieme a te alla scoperta di questo ortaggio che amiamo tantissimo! Bellissime foto, ricche di luce e colore!!
    Un abbraccio <3

    • Reply
      Monica Giustina
      26 Gennaio 2016 at 11:15

      E’ difficile equilibrare racconti, emozioni e il tempo, senza stufare il lettore tra foto e parole. Un riassunto davvero stringato per tre giorni intensi e che rifarei anche domani, tra tantissimo cibo e bellezze che non ci rendiamo conto di avere! Smackkkkkk

  • Reply
    roberta morasco
    25 Gennaio 2016 at 17:40

    Tornaimo indietro? ^_^
    Bellissimo!

  • Reply
    viviana
    26 Gennaio 2016 at 13:42

    wowowow. Con le tue foto hai reso giustizia alla mia città, Treviso. E poi sapere che c’era anxhe un work shop di Beria…cosa ho perso?
    ps: Ivan Borsato è un vecchio amico.

  • Reply
    ileana
    16 Aprile 2016 at 9:03

    venivo a prendermi il link e controllai ma non vidi il mio commento.
    E’ decisamente ora che io vada in pensione.
    Riassumo: bellissimo racconto e amoti moltissimo.
    Bacio.

  • Reply
    Involtini di platessa e spinaci al forno | Cucina per Gioco
    22 Aprile 2016 at 12:28

    […] basilico e prezzemolo provenienti sempre da Ortoromi, azienda conosciuta durante il Blogtour #MarcaTrevisoinRosso Involtini di platessa e spinaci   Save Print Prep time 5 mins Cook time 15 mins […]

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