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A volte basta poco per stare bene


Gli amici giusti, una casa a disposizione, pochi euro a testa e tanta fame: questi sono gli ingredienti giusti per una bella serata, per dimostrare quanto poco basti per stare bene.
A che serve andare al bar, prendere freddo, spendere un pacco di soldi, rischiando magari di incontrare gente inutile che sicuramente non ti sogneresti di invitare a casa tua? Non sono sicuramente contraria alle uscite, però ad un certo punto della vita ci si accorge che c’è anche altro oltre al bere, al fare festa ed a buttare i soldi giù per il water.
Ho sempre amato le cene a casa, cucinando pomeriggi interi, innervosendomi quando qualcosa andava storto, iniziando ad agitarmi 2 giorni prima per la paura di fare brutte figure, eppure mai come in questi giorni mi rendo conto che la vita da beona montanara non fa per me, mi dispiace.
Certo, tante volte ci si trova a bere qualcosa perché è l’unico modo per ritrovarsi, per uscire a vedere un po’ di gnocca, per prendere un po’ di aria, ma la vita è altro!
E non voglio assolutamente dire di diventare astemi, lungi da me! Pizza, birra, Wii e un paio di persone speciali ed ecco fatta la seratona, e, perchè no, tutti a letto sbronzi e contenti.
Oppure, ancora, una bella pentola di ghisa ed una fiamma accesa, 2-3 kg di carne, salsine di tutti i tipi (salsa rosa-ricetta segreta della sottoscritta-, wasaby, glassa ponti, salsa bernese, salsa tartara, salsa coctail, salsa al curry ed ovviamente le classiche ingrassose maionese, ketciup &co), un pò di bozze e, tutti armati di forchettina, si apprestano alla lotta per la conquista del proprio posto nell’olio fumante, cercando di accaparrasi le forchettine di quelli che per primi cedono. All’inizio l’attesa è struggente, la fame attanaglia la panciotta e tutti fissano il proprio colore(ogni forchetta è distinta da un colore unico, altrimenti è facile farsi fregare la carne già cotta da sotto il naso!) passando il tempo nel preparare le salse suddivise nel piatto, dove poi intozzare i pezzettini di manzo o pollo e poi piano piano la sazietà avanza, si chiacchiera sempre di più, si mastica sempre meno, l’alcol entra in circolo e ci si ritrova tutti (alticci e non) a parlare di cose senza senso fino alle due del mattino con attorno un’aura di fritto da far spavento. Ma si ride, ci si diverte, si condivide qualcosa insieme, ed è questo che basta.

Si, insomma, basta spendere soldi inutilmente, il sabato la smetterò di uscire, starò a casa tranquilla, rilassata
…PRIMA O POI!

5 Comments

  • Reply
    Giuditta
    28 Marzo 2010 at 20:06

    Modestamente u.u

    Sono una grande sostenitrice delle cenette casalinghe. Se ne facessero più spesso…

    Non fosse per il nostro Brontolo, mi sognerei una bella fonduta di formaggio!

  • Reply
    YayettA
    29 Marzo 2010 at 6:35

    Bbbbbona la fonduta di formaggiooo!!
    Chomp chomp, gnamm gnamm!

  • Reply
    Fra
    29 Marzo 2010 at 13:13

    E che ricordi ci ha lasciato la fonduta di formaggio in Svizzera…le giacche puzzolenti per 3 giorni!!

  • Reply
    YayettA
    29 Marzo 2010 at 13:15

    Mamma mamma che spuzzaaa!!! ihihihihih perà era stra buona! E secondo me la nostra con patate era la migliore, gli altri che l'han mangiata col pane non avevano capito niente!

  • Reply
    Fra
    31 Marzo 2010 at 16:30

    infatti era buonissima!!! ci ritornerei subito in quel posticino a Vevey se non sbaglio..

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