Basi/ Intolleranze

Yogurt di cocco con kefir

yogurt veg di cocco
Il mondo della fermentazione è una realtà parallela.
E’ un pianeta alternativo in cui i microorganismi sono i veri regnanti e noi siamo sudditi che guardiamo stupefatti il risultato di cotanto lavoro. Che si tratti di birra, yogurt, emmenthal, vino rosso o pane, ne siamo circondati e spesso non ce ne rendiamo conto.
Più nello specifico, oggi voglio parlarvi di una mia nuova ‘scoperta’ nel campo dei probiotici, ossia una variante senza lattosio della fermentazione lattica, il kefir d’acqua.

Il kefir è un derivato della fermentazione lattica e contiene una trentina di batteri&lieviti attivi che svolgono una continua scissione degli zuccheri, infatti questi granuli funzionano non solo con bevande a base di latte, ma semplicemente con bevande a base di zuccheri (del resto, il lattosio è uno zucchero…). Se però la fermentazione avviene senza lattosio, i granuli pian piano modificano la loro struttura, diventando chiari e impoveriti dei batteri che scindono il lattosio, quindi poi non si può più tornare indietro (semplicemente: se fermentiamo latte animale, proseguiamo nella cura e coltura dei granuli, ma se decidiamo di far fermentare acqua, succhi o latte vegetale poi non possiamo usare la stessa coltura per produrre kefir con latte di capra, perché non ci sono più i batteri in grado di digerire il lattosio).
E’ così che avviene una distinzione tra il kefir di latte ed il kefir d’acqua.

Dopo aver scoperto la mia forte intolleranza a lattosio e caseina, ed aver provato lo stesso a consumare del kefir pronto acquistato (con effetti inenarrabili), ho rimosso questo ingrediente dalla mia alimentazione, finché in erboristeria non ho scoperto il kefir d’acqua (ho comprato questo starter qui, ma se trovate spacciatori di kefir vivo è ancora meglio!). Volevo provarlo con il latte vegetale, ma il kefir d’acqua è più delicato e soprattutto permette di ottenere solo delle bevande, ma io volevo assolutamente lo yogurt.
Testarda e inesperta, ho provato ad usare il latte di cocco quello denso, cremoso e ricco (chiamato anche crema di cocco, la cui consistenza interna è una panna di cocco densa e una parte liquida -l’acqua di cocco- da mescolare assieme) e l’ho fatto fermentare per 24 ore.
E’ cresciuto, si è gonfiato e addensato, ricordando uno yogurt molto morbido.
Certo, non è come quello classico, ma un ottimo palliativo ricco di probiotici e senza cattivi effetti.

Durante il primo esperimento ho usato le accortezze di base per trattare il kefir:
-non utilizzare attrezzi in metallo;
-zuccherare in maniera oculata (troppo zucchero fa produrre di più e acidifica in fretta) ;
-evitare il miele che viste le sue proprietà antibatteriche rischia di intaccare alcuni microorganismi del kefir;
-partire da una base a temperatura ambiente per non stressare i granuli, essendo uno starter;
-man mano che la fermentazione avanza, il prodotto si divide: mescolare a piacere più o meno parte liquida (il siero) per averlo più o meno morbido;
-se usate i granuli vivi (non uno starter, che non produce una coltura riutilizzabile) fateli colare delicatamente attraverso un colino di plastica senza schiacciare e conservateli per qualche giorni in frigo per poi ricominciare;
-non chiudere il barattolo, ma lasciar respirare la fermentazione, evitando così accumuli di CO2;
-conservare il frigorifero il risultato, cercando di consumarlo entro 2-3 giorni (ricordando che continua a fermentare, quindi diventando sempre più acidulo e frizzantino).

Eccovi allora come ho realizzato il mio yogurt di cocco senza lattosio!
Ora aspettiamo la stagione calda e poi si prova anche il gelato senza lattosio e senza gelatiera!

yogurt veg di cocco

YOGURT DI COCCO CON KEFIR

Tempo di preparazione : 10 minuti
Tempo di fermentazione: 24 ore
PER 4 PERSONE

INGREDIENTI

  • 800 ml latte di cocco denso puro (senza zuccheri);
  • 20 g zucchero semolato;
  • 1/2 bustina (2,5 g) di kefir secco starter

PREPARAZIONE

Mettete un un vaso alto e capiente i granuli secchi di kefir. Mescolate il latte di cocco con lo zucchero e versate nel vaso, quindi mescolate con un cucchiaio di plastica.
Coprite con un telo di mussola oppure un canovaccio, chiudete con un elastico e lasciate fermentare a temperatura ambiente (18-20 gradi) per 24 ore. Mescolate circa ogni 8 ore.
Mettete lo yogurt in una caraffa richiudibile e consumate entro 3 giorni.
Se volete un sapore leggero e non consumate appena pronto lo yogurt, fate fermentare 20 ore e poi allungate con altro latte di cocco, quindi mette in frigorifero, così il sapore sarà delicato, ma meno denso, in quanto i granuli continueranno a lavorare, anche se in maniera ridotta con un abbassamento della temperatura.

NOTE

Se usate granuli vivi, dopo averli filtrati, li potete conservare in frigorifero per un paio di giorni e riutilizzare per un’altra coltura, con un peso del 10% rispetto al totale del liquido scarto (per 800 ml di latte di cocco, 80 g di granuli vivi).
Più denso lo volete più dovrete farlo fermentare, a scapito della dolcezza che lascerà il posto all’acidità frizzante.
Del resto, come lo yogurt classico diventava tanto più acido quanto più alta era la temperatura in cui si aggiungevano i fermenti (più vicino ai 40°, meno acido, più vicino ai 45°, più acido), qui è lo stesso, ma con i tempi di fermentazione.

Se ti piace la ricetta e se vuoi rifarla e fotografarla, taggami nelle tue foto di instagram come monioneinamillion oppure posta la foto sulla pagina facebook ed io la condividerò con piacere sui social!

yogurt veg di cocco

yogurt veg di cocco

yogurt veg di cocco

16 Comments

  • Reply
    roberta morasco
    5 Maggio 2017 at 17:55

    Ora me lo rileggo con calma, ché ci sono tante cose interessanti su questo post amica!
    belle foto, proprio belle!
    un bacione

    • Reply
      Monica Giustina
      7 Maggio 2017 at 16:57

      Grazie Roby <3 E' un bel mondo quello della fermentazione col kefir, però deve piacere il gusto!
      Baciiiii

  • Reply
    Samanta Palillo
    5 Maggio 2017 at 19:08

    Io conoscevo solo il kefir classico ma non sapevo che esistesse anche il kefir d’acqua o che addirittura si potesse fare lo yogurt di cocco. Mi hai aperto un mondo! Di sicuro un giorno proverò a farlo, e con il fatto che si può usare uno started secco sembra molto più semplice 🙂 e le foto sono bellissime ?

    • Reply
      Monica Giustina
      7 Maggio 2017 at 16:59

      Samanta grazie, il kefir d’acqua l’ho scoperto grazie all’erboristeria di fiducia!
      Io ci ho provato, non so se si possa davvero chiamare yogurt, ma ci assomiglia molto come consistenza e acidità.
      Lo starter è molto più semplice, però lo consiglio per piccole dosi, in quanto la fermentazione continua e quindi se non lo si conserva nel giro di due giorni l’acidità diventa predominante.
      Fammi sapere se lo provi!!

  • Reply
    Margherita
    6 Maggio 2017 at 4:48

    Io ho la fortuna di non essere intollerante a niente, e il kefir mi piace da pazzi. Ma fra i tanti difetti che ho, uno e quello di esssre curiosa – per quello che riguarda il cibo intendo- molto più di una scimmia, e dunque con il tuo post sul kefir d’acqua non ne avevo mai sentito parlare e devo quindi assolutamente provvedere! Il tuo yogurt ha un aspetto bellissimo!!!

    • Reply
      Monica Giustina
      7 Maggio 2017 at 18:57

      A me è balzata subito in testa l’idea appena ho capito che esiste un derivato senza lattosio del kefir, il provare uno ‘yogurt’ con il latte di cocco, senza ben sapere dove sarei arrivata.
      E devo dire che visto il primo tentativo sono più contenta del risultato.
      Ora volevo sperimentare con altri tipi di latte vegetale meno densi, vediamo che succede 🙂
      E grazie mille di essere passata :*

  • Reply
    Francesca
    6 Maggio 2017 at 11:10

    Non mi sono ancora mai cimentata con lo yogurt homemade ma mi affascina da sempre! Ti è venuto bene, la cremosità si vede che c’è… e poi il latte di cocco, ah, come mi piace! Vengo con un po’ di granola e frutta fresca? 🙂
    Buon weekend, Monica… la tua neve è finita in un vasetto, con il suo candore!

    • Reply
      Monica Giustina
      7 Maggio 2017 at 18:59

      Io facevo spesso quello classico, ma ora con l’intolleranza l’ho dovuto abbandonare. Ti aspetto con un cestino carico di bontà e luce come solo tu sai portare, un abbraccio grande!

  • Reply
    Simo
    6 Maggio 2017 at 12:08

    Tante domande voglio farti…inizio con qualcuna…la sottoscritta con la colite che si ritrova è meglio che abbandoni i latticini x un po’…
    Questo starter…secondo te lo posso trovare anche in qualche negozio di prodotti naturali…o in farmacia?
    Poi…si utilizza ogni volta uno starter nuovo, giusto? Non si deve filtrare….per riutilizzare i granuli, giusto?
    E poi: non rimane acido, giusto!?…io se è acido, poi sto malissimo…infatti certi yogurt magri li ho dovuti abolire x la tanta acidità….
    Scusami…le tante domande….
    Un bacio

    • Reply
      Monica Giustina
      7 Maggio 2017 at 19:03

      Ciao Simo. Io l’ho preso in un’erboristeria, ma secondo me in un negozio bio o in farmacia si trova.
      Esatto, come ho scritto non si deve filtrare se usi lo starter, però la caratteristica principale del kefir è proprio essere acido. Usando poi uno starter la fermentazione non viene notevolmente ridotta filtrando i granuli, ma continua, seppur in maniera minore quando si mette in frigorifero, a proliferare aumentando l’acidità.

  • Reply
    Col
    6 Maggio 2017 at 22:01

    E io che alla domanda “vuoi un po’ di kefir d’acqua?” ho sempre risposto “no, grazie. Non so cosa farmene” ora mi mordo la lingua… Amica questo è da provare assolutamente, soprattutto​ grazie alle tue spiegazioni bomba ? e le foto? Vogliamo parlarne?! Sei la top!

    • Reply
      Monica Giustina
      7 Maggio 2017 at 19:07

      Grazie cicciiiii <3
      Si, secondo me se trovi i granuli è notevolmente meglio. Li devi curare e stargli dietro un po' come il lievito madre, però il fatto che filtrando si riduce la proliferazione è ottimo per poter conservare lo yogurt più giorni. Baciotti patata

  • Reply
    Welda
    29 Agosto 2017 at 17:56

    Ciao! Anche io ho una domanda…il latte di cocco è quello in lattina giusto? Hai usato tutto o solo la parte grassa? E aveva per caso della gomma di guar aggiunta?
    Grazie! Devo assolutamente provarci, per ora ho preso il kefir ?

    • Reply
      Monica Giustina
      30 Agosto 2017 at 8:45

      Ciao! Si, esatto, è in lattina. Ho usato tutto e non aveva nessun addensante all’interno.
      Devi trovare il latte giusto, io mi trovo benissimo con quello della Aroy D, dev’essere bello compatto e denso.
      Fammi sapere se provi!!

  • Reply
    Ewa
    15 Aprile 2020 at 11:25

    Ciao , io produco a casa il kefir di latte vaccino con i granuli . Vorrei sapere se è possibile utilizzare lì stessi granuli per produrre kefir di latte di cocco

    • Reply
      Monica Giustina
      15 Aprile 2020 at 17:19

      Ciao. Non ho mai provato essendo intollerante, ma essendo lo stesso tipo di fermentazione credo non ci siano problemi.

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