Amo i pic-nic, adoro vivere la natura a 360 gradi e soprattutto mi godo la fortuna di vivere in un paese che mi permette di ammirare panorami unici tutti i giorni. Dalla finestra del soggiorno, dalla porta di casa, a due passi dall’ufficio e nel weekend tra gite in montagna estive e sciate d’inverno.
L’aria frizzante della stagione invernale accompagnata dal sole d’alta quota regala pranzi in rifugio mozzafiato avvolti in un bel piumino, ma quando il vento soffia forte è bellissimo concedersi un picnic in casa, con il fuoco acceso, due cuscini ed un tavolino da the.
Ed è così che è nata l’idea per questa ricetta per il contest ‘Ricetta in vasetto con Le Conserve della Nonna‘, azienda della campagna modenese che con i suo prodotti di qualità ricorda i piatti di casa. Preparazioni che, anche grazie al packaging, ricordano le ricette tradizionali e che si spingono oltre il concetto di cucina naturale, lanciandosi nel web con Non Solo Buono, un concept che porta avanti l’idea che al giorno d’oggi ‘buono non è più abbastanza’: promuovere un’alimentazione sana che parte dal rispetto per la terra, con prodotti genuini, semplici e controllati in tutta la filiera.
Pensando al connubio tra ricette sane e picnic casalingo, con solo il rumore del vento e della legna scoppiettante a fare da sottofondo, la cucina orientale mi è sembrata il derivato diretto, tradotto in uno Shabu-Shabu ‘a modo mio’, che potesse dar risalto al vasetto, alla condivisione ed all’amore per i piatti (apparentemente) semplici.
Lo Shabu-Shabu è un piatto della cucina giapponese che rappresenta appieno la cucina in compagnia (ricorda la fonduta, dove ci si riunisce davanti ad una pentola d’olio bollente -o di fonduta di formaggio- con salse d’accompagnamento e tante chiacchiere) e sembra derivare dalle cene dei guerrieri riuniti davanti al fuoco ai tempi di Gengis Khan.
Si prende un brodo, normalmente di Dashi base o insaporito a piacere da altri ingredienti (qui oltre alla base di alga Kombu e fette essiccate di tonno fermentato -il Katsuobushi- ho anche unito gli scarti del pesce da immergere, ossia le teste degli scampi) e lo si tiene al caldo nell’apposita pentola sul fuoco al centro della tavola e ognuno si serve con pesce, carni pregiate (il manzo di Kobe è tra i pezzi favoriti per questa preparazione) e verdure, le immerge nel brodo per due volte (ogni movimento di polso con le bacchette nel Dashi si chiama Shabu, a ricordare con un’onomatopea il rumore dello spostamento nel liquido), vi aggiunge le salse preferite (di solito lo si accompagna con salsa Ponzu, salse agrodolci e al sesamo) e gusta.
Finite le pietanze sul tavolo, vengono serviti degli spaghetti Udon ad ogni commensale su cui si versa il brodo residuo, insaporito dal cibo immersovi.
La perfetta rappresentazione di una cena lenta, con una serie di preparazioni da realizzare in anticipo in modo da poter stare in compagnia degli ospiti e che ho voluto reinterpretare in maniera ‘occidentale’ proprio con uno dei prodotti ricevuti, ossia l’Armonia di Legumi, a fare da salsa di accompagnamento, insieme a rosmarino, semi di sesamo e salsa di soia, deliziosa con i pesci scelti.
Ovviamente, vista la breve cottura, si usano sempre materie prime controllate, pesci abbattuti e carni che non necessitano di lunghe cotture.
SHABU-SHABU
Tempo di preparazione : 40 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti
PER 2 PERSONE
INGREDIENTI
- 1 vasetto armonia di legumi de Le Conserve della Nonna
- 3 cucchiai semi di sesamo tostati
- 6 aghi rosmarino
- 1 cucchiaio salsa di soia
- semi di sesamo misti per servire
- 600 ml acqua
- 10 cm alga Kombu
- 15 g Katsuobushi
- 4 teste di scampo
- 3 cucchiai salsa di soia
- 3 cucchiai brodo di Dashi
- 1 cucchiaio Mirin
- 1 cucchaio succo di limone o Yuzu
per servire
- 8 gamberi rossi
- 6 scampi
- 400 g filetto di coda di rospo
- cavolfiore (io violetto catanese)
- bietole
- carote
- 150 g Noodle
PREPARAZIONE
Preparate la salsa con Armonia di legumi. Frullate finemente i semi di sesamo e uniteli nel bicchiere del frullatore ad immersione all’intero contenuto del vasetto dei legumi lessati, aggiungete la salsa di soia e frullate ottenendo una crema.
Preparate il brodo di Dashi base, con l’aggiunta degli scarti del pesce che servite. Mettete a bollire una pentola d’acqua ed immergetevi un vasetto capiente. Versate l’acqua e unite l’alga Kombu precedentemente sciacquata. Lasciate in immersione finché l’acqua nel vasetto non è bollente, togliete l’alga e unite il Katsuobushi (voluminoso all’inizio, ma si ridurrà ad 1/4 appena immerso). Fate insaporire per uno/due minuti, quindi filtrate il brodo e re-inseritelo nel vasetto, e rimettetelo nella pentola d’acqua. Unite le teste degli scampi (o altri scarti se usate altri tipi di pesce), chiudete con un coperchio e lasciate sobbollire mentre fate il resto delle preparazioni.
Pulite i gamberi e gli scampi dal carapace e tagliate in fette sottili, stile sashimi, la coda di rospo. Lavate ed asciugate la verdura, dividete il cavolfiore in cimette, tagliate a listarelle di 2 cm le bietole e affettate diagonalmente le carote ottenendo delle fette sottili. Lessate i Noodle in base alle istruzioni sulla confezione e ammollateli in acqua fredda per separarli prima di portare tutto in tavola.
Prelevate due cucchiai di Dashi dal vasetto e preparate la salsa Ponzu mescolando tutti gli ingredienti. Disponete sul tavolo le salse d’accompagnamento (Pozu ed ai Legumi), le verdure ed il pesce in modo che siano vicini ai commensali. Se siete in due persone potete portare in tavola direttamente il vasetto con il Dashi, se siete in più (o volete fare un pasto lento) tenetelo in tavola immerso in un bagnomaria su un fornelletto (come la fonduta) in modo che sia sempre caldo.
Armatevi di bacchette e immergete a piacere il pesce e le verdure nel brodo ondeggiando il polso (facendo quindi il rumore che da il nome al piatto) e poi nella salsa scelta, quindi gustate.
Quando avrete terminato pesce e verdure mettete nelle ciotole i noodle, versatevi sopra metà brodo (insaporito dalle immersioni) per ciotola; se preferite unite anche un cucchiaio di salsa Ponzu e mangiate.
NOTE
Usate pesce -tagliato in stile sashimi- e carne che possono essere mangiati a crudo, e le verdure di stagione affettate sottilmente, o ancor meglio quelle tipiche d’accompagnamento in Giappone: daikon, hakusai, cipollotto, cavolo cinese, funghi shiitake o enoki e anche alga Nori.
2 Comments
roberta morasco
13 Marzo 2017 at 10:00Mi piace da impazzire questa preparazione Monica! Lo sai vero che adesso andrò al biologico a comperare tutti i prodotti che mi mancano?
Ho pure finito l’alga kombu… eh eh eh
Bravissima! un abbraccio, roby
Monica Giustina
13 Marzo 2017 at 10:13Siiiiiii <3 <3
Guarda, io l'adoro perché è semplice ma ricercata, delicata ma con sapori forti da gestire e poi quando trovo il pesce buono gustarlo con una cottura delicata come lo shabu-shabu è una meraviglia!
Grazie :* :*