E’ un periodo malinconico e complicato, anche in cucina.
Fatico a trovare il tempo per tutto e così appena posso mi ci butto a capofitto per non pensare a nulla, ma i ricordi riaffiorano.
Quand’ero piccola le cene erano praticamente sempre costituite da minestrone degli avanzi della bottega dei nonni, e così quando capitava qualche piatto diverso ne ero entusiasta.
La mamma ogni tanto comprava la ciabatta, quel pane tutto buchi e la crosta croccante, la tagliava in bastoncini regolari e me la portava insieme all’uovo alla coque.
Semplice, ma pieno d’affetto.
E così quando ho ricevuto un pacco gigante di farina Petra 1110 del Molino quaglia, adatta alle lunghe lievitazioni, ho subito pensato ad un pane che profumasse di casa, buono e croccante e mi sono affidata alla ricetta di Paoletta con qualche modifica: risultato perfetto e garantito!
Su iFood trovate anche un’altra mia ricetta con questa farina, la Treccia al cacao e pistacchi.
PANE TIPO CIABATTA
Tempo di preparazione : 10 minuti
Tempo di cottura : 15 minuti
Tempo di maturazione: 2+12+3
PER 2 PERSONE
INGREDIENTI
- 370 g acqua
- 6 g lievito di birra fresco
- 300 g farina Petra 1110;
- 100 g semola di grano duro rimacinata
- 10 g sale
PREPARAZIONE
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e versate nella planetaria.
Mescolate le farine in una ciotola e versatene la metà in planetaria, azionate al minimo finché cominciano ad amalgamarsi, unite il sale e poi il resto delle farine. Mischiate e poi aumentate la velocità fino ad incordatura.
Con una spatola ribaltate l’impasto in planetaria e fate incordare, e ripetete per 3-4 volte finché inizia a formarsi la maglia glutinica. Montate il gancio e azionate finché non si incorda, staccate, ribaltate e incordate di nuovo per circa 30 secondi, fino a quando l’impasto sarà legato e liscio.
Ungete con un filo d’olio un contenitore ermetico largo in cui possa raddoppiare, togliete dalla planetaria l’impasto e disponetelo delicatamente nel contenitore.
Mettete in frigorifero e fate maturare per circa 12 ore.
Prelevate e riportate a temperatura ambiente, finché è gonfio e morbido (circa 2 ore a 20 gradi).
Togliete il coperchio e stendete su una spianatoia ben spolverata con semola, cercando di non strapparlo né sgonfiarlo. Formate un rettangolo e fate le classiche pieghe a 3 come per la pasta sfoglia. Mettete la chiusura sotto e chiudete a campana per circa 1 ora.
Con un tarocco dividete l’impasto in due formando due lingue, rendetele più rettangolari e poggiatevi sopra due fogli di pellicola o due canovacci e fate riposare circa mezz’ora.
Nel frattempo scaldate una refrattaria sulla base del forno a massima potenza (oppure la leccarda capovolta).
Infarinate una pala da pizza, capovolgetevi sopra un impasto con delicatezza e fatelo scivolare velocemente sulla refrattaria (o sulla leccarda), fate lo stesso con l’altra metà di impasto e abbassate il forno a 240 gradi.
Dopo 10 minuti abbassate a 220° e fate cuocere altri 10 minuti.
Spostate poi la refrattaria o leccarda al centro e impostate il grill ventilato per altri 10 minuti.
Spegnete il forno e apritelo leggermente, quindi lasciate raffreddare il pane per circa 15 minuti. Bussando sul fondo dovrà suonare vuoto.
L’importanza fondamentale di questo impasto molto idratato è trattarlo con delicatezza, in modo che le bolle di maturazione diventino dei bei buchi alveolati in cottura.
Se ti piace la ricetta e se vuoi rifarla e fotografarla, taggami nelle tue foto di instagram come monioneinamillion oppure posta la foto sulla pagina facebook ed io la condividerò con piacere sui social!
12 Comments
roberta morasco
17 Febbraio 2017 at 11:14Lo sai amica che ti voglio bene vero? …niente è che mi andava di dirtelo.
Pane meraviglioso. Foto super. Sei bravissima.
Un abbraccio forte forte. roby
Monica Giustina
20 Febbraio 2017 at 16:00Roby, grazie. Grazie di cuore, e io quel tuo abbraccio e le tue parole me le prendo tutte e me le porto appresso <3
edvige
17 Febbraio 2017 at 16:46Beh sai io non panifico ma mandarmi un pò di ciabatte non dico di no 😀
Buona fine settimana ciaoooo
Monica Giustina
20 Febbraio 2017 at 16:00Eheheh provvedo col corriere! Bacioni Edvige!
Ileana
17 Febbraio 2017 at 18:18Super super tutto. Mi inchino davanti a questo pane. E le foto come al solito pare che il sole scaldi e il profumo pervada la stanza in cui leggo. Buon weekend ?
Monica Giustina
20 Febbraio 2017 at 16:02Ile <3
Ero poco convinta di quel sole, tanto forte, ma poi l'effetto era davvero avvolgente e quel pane si è fatto abbracciare epr bene dai suoi raggi :* Bacioni grandi
Simo
17 Febbraio 2017 at 18:30Un pane strepitoso, che sa di casa, di cose buone…a me fa venire in mente la merenda di quando ero piccina, con un velo di burro e zucchero…oppure di marmellata! Un abbraccio
Monica Giustina
20 Febbraio 2017 at 16:02Si, quel rustico casalingo indimenticabile! Grazie Simo, smuackkkk
Tamara
18 Febbraio 2017 at 10:21Niente io ti adoro Moni….le tue parole, le tue ricette e le tue foto…sei davvero unica :*
Monica Giustina
20 Febbraio 2017 at 16:02Tam, grazie grazie grazie. Quanto vorrei abbracciarti di nuovo! Baci giga :*
Laura e Sara Pancetta Bistrot
24 Febbraio 2017 at 22:30Mony la tua ciabatta è meravigliosa, un inno alla bontà e alla bellezza delle cose semplici. Le foto poi sono fantastiche!
Bravissima come sempre !!
Un grande abbraccio <3
Monica Giustina
1 Marzo 2017 at 11:10Ragazze grazie, grazie di cuore <3 Vi stringo fortissimo