Nell’ultimo periodo, forse anche causata da stress e altri fastidi, è ritornata in maniera prorompente l’intolleranza al lattosio. Vado a momenti, le analisi del sangue dicono che non ho problemi con il lattosio, eppure spesso non lo tollero, così cerco vie alternative.
Oggi vi voglio proporre la rivisitazione senza lattosio della mia ricetta base (ed intoccabile) per i Pancake (si, lo so che potrei fare una foto decente di quei poveri pancake, ma mi piace il ricordo di quella foto, con una cucina improvvisata per la sagra paesana). Le modifiche apportate sono semplici, e potete variare sul tipo di ‘latte’ vegetale che preferite: io ne ho voluto uno un po’ saporito, ossia di nocciole, ma con mandorle, riso, avena o farro verranno comunque deliziosi. Non ho affatto una predilezione per il latte di soia, anche perché l’industria pubblicitaria cavalca un po’ troppo la moda vegana, quindi io non lo uso (ho molti dubbi in generale sulla soia ed il suo uso smodato, soffrendo poi di tiroidismo...).
PANCAKE SENZA LATTOSIO
Tempo di preparazione : 10 minuti
Tempo di riposo in frigo: 1/2 ora
Tempo di cottura: 20 minuti
PER 10/12 PANCAKE
INGREDIENTI
- 360 g farina debole tipo 00;
- 40 g zucchero semolato;
- 8g lievito per dolci istantaneo;
- 2 uova, leggermente sbattute;
- 2 cucchiai olio d’oliva extravergine delicato;
- 400 ml ‘latte’ di nocciole;
- 1 presa di sale;
- olio per ungere il padellino;
- marmellate, confetture, sciroppo d’acero o creme spalmabili per servire.
PREPARAZIONE
Unite in una ciotola la farina, lo zucchero ed il lievito e mescolate bene, quindi unite le uova e mischiate con una frusta. Aggiungete l’olio ed la bevanda alle nocciole, poco alla volta, facendo ben amalgamare il composto, quindi il sale.
Fate riposare la pastella per mezz’ora in frigorifero, quindi ungete un padellino con un filo d’olio e versate due cucchiai colmi (o mezzo mestolo) di pastella.
Tenete la fiamma medio-alta, normalmente il primo pancake vi servirà per valutare se la temperatura è giusta: si deve cuocere velocemente, ma lasciando il tempo all’interno di crescere e cucinarsi. Quando in superficie ci sono abbondanti bolle morbide, girate sull’altro lato, cuocete per un paio di minuti e mettete su un piatto.
Impilateli e serviteli con quel che più vi piace.
Io faccio spesso questa dose, poi appena freddi li chiudo con pellicola e il giorno dopo li scaldo appena: saranno ancora buonissimi!
Se ti piace la ricetta e se vuoi rifarla e fotografarla, taggami nelle tue foto di instagram come monioneinamillion oppure posta la foto sulla pagina facebook ed io la condividerò con piacere sui social!
8 Comments
Nicol
3 Maggio 2016 at 10:20Ommioddio, ne voglio una montagna subito!
Questi finiranno presto fuori dalla stampante per soddisfare le mie voglie di dolce 🙂
Sei la top! <3
Monica Giustina
5 Maggio 2016 at 8:55Ti regalo una stampante 3D (oltre all’essiccatore!) così ti arrivano in linea diretta <3 <3 Lovvoti
Mile
3 Maggio 2016 at 11:20Credo sia giunta l’ora anche per me di fare i pancake…mumble mumble…
E indovina? Le tue foto sono splen-di-de! 😉
Monica Giustina
5 Maggio 2016 at 8:56Mile ma grazie!!! Siiii i pancake sono una droga meravigliosa, poi non vorrai più smettere, soprattutto quando capirai come funziona la ricetta base e tutte le mille variazioni che potrai apportare ^_^
ricettevegolose
4 Maggio 2016 at 13:46Che meraviglia questi pancakes, belli sofficiosi senza montare gli albumi a neve! Sai che purtroppo anche io ho problemi di ipotiroidismo 🙁 Però ti assicuro che, a patto di non esagerare, gli alimenti a base di soia non creano problemi… io essendo vegetariana se eliminassi completamente anche la soia, limiterei davvero un sacco la gamma di cose da poter mangiare 😀 Importantissimo è verificare sempre che la soia utilizzata nei prodotti non sia OGM, perché quella non fa bene a nessuno, al di là dei problemi di salute. Scusa per lo sproloquio, ma quando posso condividere consigli su qualcosa di cui ho esperienza mi faccio prendere un po’ la mano 😀 Ti abbraccio forte <3
Monica Giustina
5 Maggio 2016 at 9:00Mmmmh tocchi argomenti delicati, che non credo possano essere chiariti con un semplice scambio di commenti, soprattutto perché c’è una gran confusione tra ‘bene’ e ‘male’ in alimentazione ultimamente, troppi finti mostri e altrettanto finti santoni, troppi alimenti fantomaticamente risolutivi e invece anni di studi in laboratorio tacciati come l’antieroe solo a causa di una cattiva propaganda. Siamo in un mondo troppo modaiolo e poco concreto, di verità universali spacciate sui social e poca sostanza ahimè.
Ti ringrazio però per esserci e per aver commentato con coscienza, ormai è così difficile!
Rebecka
9 Maggio 2016 at 11:49Il dannato lattosio gonfia anche me, ma non riesco a rinunciare ai formaggi. Questa ricetta invece è più fattibile, perché il latte alle nocciole piace molto anche a me.
Un bacio
Monica Giustina
17 Maggio 2016 at 9:17Ultimamente mi fa diventare matta, anche un micro pezzo di Parmigiano mi fa stare malissimo, speriamo passi almeno un po’! Bacioni