Raramente posto piatti di pesce nel blog, eppure l’adoro, ma qui è davvero difficile trovarlo buono e soprattutto fresco.
Qualche giorno fa, complice la volontà di rendere onore a dei prodotti che mi sono stati inviati dal sito UFUUD, (un e-commerce molto ben fornito di specialità alimentari di pregio ed anche a buon mercato) ho voluto realizzare uno dei primi piatti che più adoro in assoluto, ossia gli spaghetti alla busara, a modo mio.
Eh si, perché in questo mondo di maestrine dalla penna rosa ci tengo a specificare che è stato tutto frutto della mia testa, per cercare di rendere questo piatto buono, veloce e soprattutto pratico da mangiare (perché si, adoro la busara, ma quando al ristorante mi arrivano tutti gli scampi/gamberoni con il carapace e mi inzozzo da testa a piedi ecco che mi irrito di brutto).
Già il nome del formato mi fa sorridere, però si chiamano proprio Spaghettine, di Benedetto Cavalieri, ed io che non vado matta per la pasta vi consiglio di provarle perché sono profumate ed intensamente ruvide, ma così ruvide che i gamberoni nel sugo gli si aggrappano e non scappano più!
SPAGHETTINE ALLA BUSARA
Tempo di preparazione : 10 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
PER 2 PERSONE
INGREDIENTI
- 200 g gamberoni;
- 2 spicchi d’aglio;
- 60 ml vino bianco secco;
- 500 ml salsa di pomodoro ;
- 180 g Spaghettine integrali
- peperoncino o paprika piccante;
- olio d’oliva extravergine delicato;
- pepe nero macinato al momento;
- sale fino;
- prezzemolo.
PREPARAZIONE
Lavate i gamberoni, privateli del carapace aiutandovi con una forbice e togliete anche l’intestino.
Tritate finemente l’aglio e fatelo soffriggere in una padella capiente, quindi unite i gamberoni e lasciateli dorare per un paio di minuti, poi metteteli da parte e sfumate il fondo con il vino bianco.
Quando l’odore di alcool svanisce versate il pomodoro e condite con peperoncino, pepe e sale.
Nel frattempo portate a bollore una pentola d’acqua, salatela quando bolle e versate le spaghettine.
Quando la pasta è quasi pronta rimettete i gamberoni nel sugo, unite un cucchiaino di prezzemolo tritato e quindi aggiungetevi le spaghettine scolate al dente.
Mantecate per qualche minuto, poi impiattate con un giro d’olio ed una spolverata di prezzemolo, e servite.
Se ti piace la ricetta e se vuoi rifarla e fotografarla, taggami nelle tue foto di instagram come monioneinamillion oppure posta la foto sulla pagina facebook ed io la condividerò con piacere sui social!
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16 Comments
Laura e Sara Pancettabistrot
31 Marzo 2016 at 11:44Che visione a quest’ora MOny!! Con questo super sughetto hai esaltato al massimo la bellezza di questa pasta, adoriamo la grana ruvida e i primi di mare, così ci hai proprio conquistate 🙂 Bellissimo questo set così fresco e rock, bravissima!! Un abbraccio e buona giornata <3
Monica Giustina
31 Marzo 2016 at 16:54Come siete care voi <3
Io vado matta per la pasta ruvida e buona, ricca e poi le note integrali qui regalano davvero tantissimo.
E poi quei vinili, e soprattutto quello in cima alla pila, li amo alla follia <3 Baci grandi
Marghe
31 Marzo 2016 at 17:36Un piatto che mette allegria vera, dove la differenza la fa l’alta qualità degli ingredienti, dove non è necessario ricercare per forza la materia prima rara per dare dignità ed eleganza al piatto. Sei sempre speciale tu e amo lo stile personale e autentico che contraddistingue ogni cosa che fai <3
Monica Giustina
1 Aprile 2016 at 16:14E’ vero, qui non c’è nessuna complicazione, solo una base genuina e saporita di suo, e l’insieme è davvero super.
Grazie tesorina, ti abbraccio forte <3
tizi
31 Marzo 2016 at 17:45questo piattino è troppo invitante! non è affatto facile mettere in tavola un primo a base di pesce ben legato e con un sugo avvolgente come questo! sempre brava tu 🙂
Monica Giustina
1 Aprile 2016 at 16:15Hai ragione, soprattutto per una montanara che fatica con il pesce 😉
Grazie mille :*
edvige
31 Marzo 2016 at 20:43Concordo in pieno. A Trieste alla “busara” è quasi un must anche se ormai non lo presentano in tutte le trattorie di pesce e ce ne sono tante. Personalmente vedermi mettere un grembiulone proprio per non sporcarmi mi passa la voglia di mangiare. Infatti io non l’ho mai mangiata completa, lasciavo la parte da bavaglione a marito io mi godevo la pasta e qualche pezzetto che bontà sua mi elargiva. Mi piace questa semplificazione me l’annoto ormai sarà solo per me i crostacei a maritozzo sono vietati. Grazie cara e lascia perdere le maestrine a loro non va bene mai niente 😀 Un abbraccio e buona serata.
Monica Giustina
1 Aprile 2016 at 17:37Edvige tu sei saggia e giustamente lasci passare, e cogli le parti migliori di ogni cosa, dalla vita alla busara. Attendo con felicità che tu la riesca a provare <3 bacioni
Margherita
1 Aprile 2016 at 12:01Ti confesso che avevo visto questa ricetta ieri, ma l’ora non era quella buona… o meglio era quella ideale, ma non era buona per me, visto che ero in casa sola con il nano, una pioggia torrenziale fuori e il frigo uno po’ “sguarnito”… quindi ho evitato di venire qui a farmi del male… ci vengo adesso in cui qui é l’ora del caffè… va meglio, ma la voglia di girare la forchetta in quel bel mucchio di pasta rimane cmq! Bellissime queste foto!
Monica Giustina
1 Aprile 2016 at 17:38Grazie Margherita, sono diverse dal solito, ma ero in pieno mood primaverile (che è già passato in un lampo)!
Ti passo una forchetta che in due si gusta meglio! Smack
Francesca P.
1 Aprile 2016 at 13:56Ultimamente mi sono riavvicinata alla pasta integrale e la sto apprezzando come mai prima era successo! E sono sicura che abbinata al pesce e a questo sughino sia buonissima, le foto, viste a quest’ora poi, convincono più delle parole… 🙂
ps: pur amando la Monica “in legno” scuro, questa versione bianca mi piace, sai? 🙂
Monica Giustina
1 Aprile 2016 at 17:42Dici? Io non sono per niente convinta, diciamo che le ho pubblicate più che altro per la linea rock e la citazione sul vinile, perché non mi convincevano affatto. Io ci ho provato eh, ma niente, la primavera tarda ad arrivare, e con lei la luminosità che mi serve davvero.
Paola
2 Aprile 2016 at 7:43Quanta luce in questo set e quanto rock 🙂 Non le conoscevo le spaghettine alla busara 🙂 Certo che il rischio di diventare a pois c’è, ma lo affronterei volentieri pur di provarli 🙂
Monica Giustina
4 Aprile 2016 at 17:09Tantissima luce, infatti mi devo un po’ riprendere con un po’ di set scuri 😉 😉 Baci grandi!
Elisa Russo
7 Aprile 2016 at 10:40Ho visto questo post e mi ero ripromessa di passare per leggere. Come sempre tra il dire e il fare…sono pessima, ma c’è sempre da fare!
Io oltre ad essere una “pastara” amo i prodotti del mare in tutte le sue declinazioni. Ed hai perfettamente ragione, non serve, quando hai materia prima di ottima qualità aggiungere troppo. Less is more! Un abbraccio cara e complimenti, fanno davvero gola ?
Monica Giustina
8 Aprile 2016 at 11:19Elisa grazie mille, ho litigato con le foto, ma almeno non mi sono macchiata mangiandoli 😀
Purtroppo io anche devo passare da mille amiche e alla fine mi ritrovo a rispondere già in super ritardo qui miseriacciaaaa! Un bacio e grazie mille