Rientro dalle ferie in una giornata grigia e con tante frane scese, ma per fortuna senza danni a case o persone.
Rientro con questa pagnotta al malto che ho preparato ormai tre settimane fa: buona, profumatissima e con una crosta croccante, grazie alla cottura in pentola.
Come molti sapranno il mio forno è vecchiotto e funziona molto male, infatti di solito nella trascrizione delle ricette devo sempre aggiustare temperature e tempistiche, e la cottura in padella di ghisa (che ormai uso fin da QUESTO pane) mi aiuta ad ottenere pagnotte alte e croccanti senza impazzire.
Ho preso la ricetta dal libro La magia del forno di Paul Hollywood, un testo che mi piace molto, ma ogni volta ri-equilibrio le sue dosi di lievito perché mi sembrano davvero eccessive!
Lui usa la farina maltata, io ho aggiunto ad una farina forte un 1% di malto diastasico (che gli regala morbidezza e aiuta lo sviluppo vista la presenza di grassi) e anche del malto d’orzo liquido, per donargli sapore e colore.
Assaporatelo con formaggi stagionati e composte (cipolle&cannella, fragole&balsamico…), oppure ben spalmato di crema di nocciole e non potrete più farne a meno!
- -500 g farina W300;
- -5 g malto diastasico;
- -300 ml acqua tiepida;
- -12 g lievito di birra fresco;
- -1 cucchiaio colmo malto d'orzo;
- -10 g sale;
- -30 g burro morbido;
- -farina di semola per spolverare.
- Mescolate in una ciotola la farina con il malto diastasico in polvere.
- Fate sciogliere nella ciotola della planetaria il lievito nell'acqua tiepida, versatevi sopra il composto di farina ed azionate a velocità minima, quindi versate il malto d'orzo ed il sale, fate assorbire ed unite il burro.
- Aumentate leggermente la velocità ed impastate fino ad ottenere una massa morbida e compatta.
- Formate una palla su una spianatoia infarinata, rimettete nella ciotola e fate raddoppiare ( circa 2 ore a 22 gradi).
- Prelevate la massa lievitata, sgonfiatela delicatamente e formate un rettangolo (vedi foto sotto): piegate verso l'interno di 1/3 il lato più corto e chiudete con il terzo superiore; ruotate di 90 gradi, allungate e allargate leggermente l'impasto e ripetete le pieghe.
- Capovolgete e con le mani formate una sfera ruotando e spingendo leggermente i bordi verso l'interno della base.
- Spolverate con la semola un foglio di carta da forno posizionato su una teglia e poggiatevi l'impasto, quindi chiudete all'interno di un sacchetto di plastica (tipo quelli grandi da freezer) non troppo teso. Fate raddoppiare, ci vorrà circa un'ora.
- Nel frattempo accendete il forno e portate a 220°, con all'interno una pentola in ghisa.
- Quando la massa è pronta (raddoppiata e pizzicandola ritorna subito alla forma originaria) prelevate la pentola dal forno, spolverate bene con la semola, capovolgetevi all'interno l'impasto, fate dei tagli a piacere con una lametta e infornate con il coperchio nella parte centrale del forno.
- Dopo circa mezz'ora togliete il coperchio e fate cuocere per altri 20 minuti, quindi lasciate raffreddare e sformate.
- come già detto, imparate a conoscere il vostro forno: se la pagnotta scurisce troppo in fretta abbassate la temperatura a 200 gradi.
22 Comments
Marghe
14 Settembre 2015 at 11:11Amo il sapore del malto, sarei proprio curiosa di assaggiare una fettina di questo pane, magari ancora tiepido…
E godermi il profumo meravigliosso che esce dal forno malandrino.
Un abbraccio cara e ben rientrata!
Monica Giustina
14 Settembre 2015 at 14:30Si anche io lo adoro!! Ogni volta che trovo qualcosa con il malto, che siano pani o biscotti mi fiondo ad assaggiarli!
Grazie <3
Nicol
14 Settembre 2015 at 11:14Ben rientrata 🙂
E che bello questo panozzo!
Anche io adoro il libro di Paul Hollywood e sì, spesso usa quantità di lievito esagerate…
Però i risultati sono sempre eccezionali e mi immagino il profumo del tuo pane!
Anzi, se ci butti su un po’ di formaggio, passo a fare l’aperitivo 😉
Monica Giustina
14 Settembre 2015 at 14:30Si, infatti, capendo come riequilibrare le dosi offre sempre ricette ottime e varie.
Ok ti aspetto verso le 18 … come ben sai qui cominciamo presto a bere 😀
Margherita
14 Settembre 2015 at 14:14Chi ben comincia é a metà dell’opera, mi sembra proprio che tu abbia cominciato questo settembre alla grande… “i buchetti” di quel pane sono perfetti!
Monica Giustina
14 Settembre 2015 at 14:32Siiiii tantissimi buchi, e con pochissima fatica! Grazie mille cara, un bacio grande
Lalla
14 Settembre 2015 at 19:13Quando ho visto il pane ho pensato :Neanche rientrata ed è già partita in quarta con il forno 😉 😉 …io accelero sempre le domande e le risposte ….
Bellissimo il pane ! ho lo stesso libro e come te trovo pazzesca la quantità di lievito che usa ma….le sue ricette non hanno mai sbagliato un colpo. Proverò anche questo perché adoro il profumo e il sapore del malto.
Ben tornata !
Monica Giustina
15 Settembre 2015 at 9:38Eheh e invece ancora non ho cucinato, devo riprendere i ritmi 😀
Grazie mille <3
Francesca
14 Settembre 2015 at 19:30Bellissimo questo pane, con quei buchi!! Poi io sono un’amante della mollica, è la prima cosa che assaggio del pane. Io ormai sono abituata a panificare con la mia pasta madre ma non ti nego che voglio tornare un po’ anche al lievito di birra, giusto per non perdere l’abitudine! Sei stata bravissima a far vedere le pieghe, io ho pochissimo tempo per scattare e quindi mi limito al risultato finale. Hai fatto proprio un bel lavoro! 🙂
Monica Giustina
15 Settembre 2015 at 9:40E’ vero, mollica forever!! Da piccola mi sgridavano sempre perché come un topolino rubavo tutta la mollica e lasciavo intatta la crosta, ora ho imparato a mangiare tutto 😀 😀
Grazie mille, per gli scatti basta trovare una postazione e poi si fanno in pochissimo!
Anna Rita
14 Settembre 2015 at 19:51Un giorno, ci riuscirò anche io a fare una pagnotta di pane,bella e buona come la tua! un giorno…
Nel frattempo, sogno e mi godo i tuoi scatti e mi salvo la ricetta. Non si sa mai… 😉
Monica Giustina
15 Settembre 2015 at 9:40Ehhh ma certo che ci riuscirai, che discorsi! Per il pane ci vuole il tempo giusto da dedicargli e infatti, purtroppo, lo preparo di rado. Baciotti <3
Simo
14 Settembre 2015 at 20:22ho anche io il libro in questione, ma sono pigrissima a livello di panificazione, mica brava come te, guarda che pane super! Stra complimenti!
Tutto ok la vacanza? baci
Monica Giustina
15 Settembre 2015 at 9:41E perché tu non saresti brava?? Dai su!!
La vacanza bene, 100% relax, spiaggia, mare e tante dormite per ricaricarsi 😉
Marta
15 Settembre 2015 at 19:35Queste foto fanno sì che il tuo pane profumi fino a qui. Complimenti! ?
Monica Giustina
16 Settembre 2015 at 9:47Che tenera, grazie mille ne sono felicissima!!!
Marina
15 Settembre 2015 at 21:30E’ la crosta la mia parte preferita in questo pane, ha l’aria di essere super croccante.
La panificazione non è il mio forte, ancora non riesco a dominarla al meglio 🙂 tu invece…
A presto
Marina
Monica Giustina
16 Settembre 2015 at 9:48E’ vero, croccantisssssssimo!
Ma vaaaa dai non ci credo, non è possibile, forse hai trovato solo ricette sbagliate o ti manca qualche accorgimento tecnico che sicuramente saprai scovare!
Federica
17 Settembre 2015 at 10:32………………so svenuta ^__^ caspita è stupenderrimo!!!!
Monica Giustina
17 Settembre 2015 at 11:14Fede grazieeeee! Ed è davvero semplice poi <3
beatrice bergamini
16 Aprile 2017 at 8:55Ciao! Mi sono imbattuta nella tua ricetta e vorrei provarla… La pentola di ghisa nel forno é fondamentale o si può infornare anche senza? Scusa la domanda ma sono davvero un po’ alle prime armi… Ciao e complimenti.
Monica Giustina
18 Aprile 2017 at 9:36Ciao, scusami per il ritardo. Si,la pentola è abbastanza fondamentale perché da bollente aiuta subito lo sviluppo del pane e inoltre permette che si formi una crosta croccante ed una mollica morbida.
In alternativa puoi posare l’impasto sulla leccarda del forno capovolta e lasciata scaldare nel forno, ma verra più basso e con la crosta più spessa.
Grazie per essere passata di qui e fammi sapere.