Era l’alba di una giornata di festa in paese, ma nessuno sapeva cosa li aspettava a pochi chilometri da quell’albero addobbato e splendente.
Erano tutti schierati sulla riva del fiume, pronti all’attacco.
Erano cento, ma dal baccano parevano mille, o anche più.
Erano agguerriti e pronti a tutto, attendevano solo il grido di battaglia.
Erano agguerriti e pronti a tutto, attendevano solo il grido di battaglia.
Una voce echeggiò: ‘Miei prodi, oggi sarà una giornata memorabile. Sapete tutti perché siamo qui. Combattiamo per la nostra libertà, per il nome che ci è stato affibbiato. Ci ribelliamo a chi si ricorda del nostro nome solo in questo periodo a noi nefasto. CHI SIAMO NOI?‘
‘GLI OMINI DI PAN DI ZENZERO‘ rispondono in 99.
Uno no.
Sta zitto.
Poi nel silenzio inizia a parlare, tremante: ‘Signore, ecco, veramente noi….‘
Il condottiero grida: ‘SOLDATO ALZA LA VOCE, SE HAI QUALCOSA DA DIRE!‘
Il condottiero grida: ‘SOLDATO ALZA LA VOCE, SE HAI QUALCOSA DA DIRE!‘
E l’omino prende fiato: ‘MI SCUSI SIGNORE, MA NOI NON SIAMO DI PAN DI ZENZERO‘.
Un brusio si alza e tutti fissano il povero soldato intimorito.
Un brusio si alza e tutti fissano il povero soldato intimorito.
Il capo azzittisce tutti e inveisce: ‘COME HAI DETTO SOLDATO? RIFIUTI LE TUE ORIGINI? SEI UN DISERTORE?‘
Il piccolo biscotto divampa in viso, è terrorizzato.
Iniziano a spingerlo e a minacciarlo: sa che se starà zitto verrà di certo eliminato dai suoi compagni.
Si, verrà mangiato.
Si, verrà mangiato.
Respira e grida ‘SIGNORE, NOI SIAMO OMINI DI SPECULOOS!‘
Si diffonde il panico. Tutti si guardano l’un l’altro, si annusano, si tastano.
Le urla di dolore echeggiano nell’aria. I compagni iniziano a mordersi.
Il condottiero cerca di riportare la calma e comincia a narrare: ‘Compagni, il nostro compatriota ha ragione. Ebbene si, noi siamo Omini di Speculoos. I nostri avi risiedevano in Belgio con il nome Speculaas e avevano il permesso di uscire di casa solo durante il periodo di San Nicola. Pian piano la popolazione locale iniziò ad apprezzarli perché, nonostante il loro carattere duro e la loro pelle ambrata, si accorsero di quanto potessero risultare morbidi dopo averli conosciuti a fondo.
Il condottiero cerca di riportare la calma e comincia a narrare: ‘Compagni, il nostro compatriota ha ragione. Ebbene si, noi siamo Omini di Speculoos. I nostri avi risiedevano in Belgio con il nome Speculaas e avevano il permesso di uscire di casa solo durante il periodo di San Nicola. Pian piano la popolazione locale iniziò ad apprezzarli perché, nonostante il loro carattere duro e la loro pelle ambrata, si accorsero di quanto potessero risultare morbidi dopo averli conosciuti a fondo.
Amici miei, deponete le armi, questa non è la nostra guerra. Noi non siamo di pan di zenzero e siamo ormai apprezzati tutto l’anno, famosi ovunque e la scia di profumo che lasciamo dopo il nostro passaggio rimane nei cuori delle persone. Tornate a casa a festeggiare il Natale con le vostre famiglie. E’ un giorno solenne anche per noi‘.
I piccoli omini sorridevano, tamponandosi le ferite. Nessuna battaglia nel loro futuro, solo un fuoco caldo e una casa amorevole.
OMINI DI SPECULOOS (di Sigrid, o quasi)
2015-02-09 15:02:37
per 100 biscotti
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Prep Time
20 min
Cook Time
30 min
Total Time
1 hr 50 min
Ingredienti
- -550g farina;
- -350g zucchero di canna (scuro, io però non ne avevo ed ho usato quello normale);
- -3 cucchiaini cannella in polvere;
- -1 cucchiaino bicarbonato;
- -1 presa leggera di sale;
- -225g burro ammorbidito;
- -80 g latte;
- -2 cucchiaini estratto di vaniglia;
Preparazione
- Unite nella ciotola della planetaria, o su una spianatoia gli ingredienti secchi (farina, zucchero, cannella, bicarbonato e sale).
- Unite poi il burro, il latte e l'estratto di vaniglia e continuate a mescolare con la foglia, finché non otterrete un impasto liscio ed omogeneo, leggermente morbido.
- Dividete in due parti, coprite con pellicola e mettete in frigorifero per almeno un'ora.
- Accendete il forno a 160° e preparate due teglie con la carta da forno (se ne aveste 5 sarebbe perfetto, io ne ho due per miracolo ;D ).
- Stendete uno dei due impasti con uno spessore di circa 4 mm, ritagliatelo a piacere (io ovviamente a forma di omini) e posate i biscotti sulle teglie, distanziati (si allargano in cottura) quindi infornate per circa 10 minuti, finché sono duri e coloriti. Sfornate e lasciate raffreddare su una griglia.
- Fate lo stesso procedimento anche per il secondo panetto di impasto.
- Conservateli, una volta freddi, in una scatola di latta.
Adapted from Sigrid Verbert
Adapted from Sigrid Verbert
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18 Comments
Ale
12 Dicembre 2014 at 7:48ma sono stupendi…complimenti mia cara!
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:26Grazie Ale <3 !
Alessia Mirabella
12 Dicembre 2014 at 11:23Stupendi davvero! Bravissima (come sempre) :), Ale
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:26Che tenera, grazie mille!
Anna ontheclouds
12 Dicembre 2014 at 11:43Che bel racconto Moni!! l'ho letto tutto d'un fiato! ho immaginato tutti questi omini pronti per la battaglia: una visione simpatica perche' a lieto fine 🙂
Una ricetta da fare tutto l'anno, con la gioia del Natale nel cuore. Ogni giorno.
Un bacione :**
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:27Eheh sono contenta ti sia piaciuto.
Ogni tanto riesco ad esprimere a parole i film bellissimi che proietto nella mia mente 😀
Simona (Biancavaniglia Rossacannella)
12 Dicembre 2014 at 20:01Ma quanto sono cariniiiii… Io non ho ancora trovato la formina da omino o forse non ho avuto abbastanza tempo per cercarli bene :p … Li adoro, e i tuoi sono perfetti! Brava ;*
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:27Grazie Simona.
Ma no ma comee ce ne sono di mille tipi, dai su, non è Natale senza quella formina 😀
Roberta Morasco
12 Dicembre 2014 at 21:54ahahahahahahah..mi hai fatto morire con il racconto animato!!!
Troppo forte!!!
Sono bellissimi questi soldatini!!
Uno adesso dentro al caffelatte ce lo tufferei molto volentieri!!…anche due! ^_^
Un bacio! <3
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:28Anche se loro non ne sarebbero contenti, ti dico che inzuppati sono formidabili, perché rimangono croccanti, ma un po' inzuppati 😉
Stefania FornoStar Oliveri
13 Dicembre 2014 at 0:31Domani farò leggere la tua storia al mio pargolo n. 3, l'amerà da morire.
Oggi noi, invece, abbiamo preparato gli omisi id pan di zenzero il cucciolo li ha pure decorati 🙂
Le foto sono bellissime e richiamano il racconto 😉
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:29Wow che onore, grazie Stefy <3 <3
Io quest'anno niente pan di zenzero o simili, mi hanno un po' stufata e volevo un'alternativa!
Saparunda
13 Dicembre 2014 at 9:08No…ma la storiella è carinissimaaa!!!
Sto sorseggiando il mio latte e orzo (sì…io faccio colazione tardi…praticamente merendo!) …e qualche omino inzuppato non mi dispiacerebbe!
Che poi…ma lo sai che tra le mille mila formine da biscotto che ho mi mancano proprio quelle a omino? Non riesco a trovarle, e se le trovo non mi piacciono. Sosofisticata io! 😛
Complimenti ancora!!
P.S. L'altro giorno sono andata a Maisons du Monde e ho visto quella scatola di biscotti… non l'ho comprata solo perché avevo i soldi contati per la spesa… ma prima o poi darà mia!!! 😀
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:31Sono contenta ti sia piaciuta: inzuppali è la morte (ooops) loro!
Io ne ho presa una semplice, quelle con gonnella o con i piedozzi storti non mi piacciono molto!
Per il vaso..è tanto bellino, ma ci stanno davvero pochi biscotti, sono rimasta malissimo 🙁
mari ►☼◄ lasagnapazza
14 Dicembre 2014 at 14:23Molto carina la storiella e bellissimi gli omini, complimenti!
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 8:31Grazie Mari <3
Andrea De Lorenzo
15 Dicembre 2014 at 13:29Questa volta evito i complimenti per la ricetta e mi concentro sulla storia: bella, scritta proprio bene, il ritmo, almeno secondo me, è ottimo!
onecakeinamillion
15 Dicembre 2014 at 15:00Ma grazie *-*