Le settimane scorrono veloci, l’autunno breve di montagna ormai è proiettato verso l’inverno e come ogni anno io già non vedo l’ora arrivi il Natale.
Rientro da un weekend intenso e ricco, passato a Trieste per il mio primo corso di Food photography e più ci penso e più sono felice di quel che abbiamo costruito insieme, io ed i fotografi coi quali ho collaborato. Non è stato facile, in alcuni momenti temevo di non essere in grado , però ne sono uscita cresciuta ed arricchita, forse addirittura più io degli ‘studenti’.
Gestire un corso così, a 360 gradi tra fotografia e styling è molto, molto impegnativo, sicuramente con dettagli ancora da migliorare, ma quando una cosa ti prende nel profondo non c’è febbre o stanchezza (o intolleranze post pranzo) che ti fermino, solo la voglia di organizzarne un altro.
Il metodo Tangzhong è il mio preferito per i pani e brioche lievitati con una mollica soffice e filante, così quando mi sono ritrovata con quasi 9 kg di zucca da smaltire ho subito ripensato ad un panbrioche preparato per iFood e l’ho rivisitato con purea di zucca cotta al forno e un’aggiunta di zucchero.
Questa ricetta, detta anche ‘pane di Okkaido‘, ha come base un roux, in questo caso misto con acqua e latte, che gli regala una morbidezza e una consistenza uniche. Con questa dose vi consiglio di usare due stampi da 20x8cm : io ne ho usato uno da 25×10 ed era davvero troppo l’impasto, infatti aveva raggiunto il bordo solo con la lievitazione, strabordando in cottura come un fungo!
PANBRIOCHE ALLA ZUCCA
Tempo di preparazione : 30 minuti
Tempo di lievitazione: 2,5 ore
Tempo di cottura: 40 minuti
PER 2 STAMPI 20×8 cm
INGREDIENTI
TANGZHONG
- 40 ml acqua
- 20 g farina 0 W 260
- 60 ml latte
IMPASTO
- 12 g lievito di birra
- 130 ml latte tiepido
- 200 g zucca cotta a forno
- 450 g farina 0 W 220-260
- 60 g zucchero
- 1 uovo medio
- 4 g sale fino
- latte per spennellare
PREPARAZIONE
Mettete in un pentolino l’acqua, il latte e la farina e mischiate bene con una frusta, quindi mettete sul fuoco. Mescolate continuamente il roux fino a quando non diventa denso e lucido, quindi togliete dal fuoco e fate raffreddare in una ciotola.
Schiacciate la zucca con una forchetta rendendola una purea.
Sciogliete il lievito nel latte tiepido nella ciotola della planetaria, quindi aggiungete il roux e la purea di zucca.
Azionate la planetaria, poi aggiungete la farina e quando inizia a mescolarsi bene unite lo zucchero. Mentre il composto si amalgama inserite l’uovo ed il sale, aumentate leggermente la velocità della frusta a foglia e fate incordare l’impasto (finché non è avvolto completamente sulla foglia e attaccato sul fondo della ciotola solo per la dimensione di una moneta).
Compattate con una spatola curva formando una palla, coprite con la pellicola e fate raddoppiare (circa 1,5 ore a 22 gradi).
Togliete l’impasto dalla ciotola e mettetelo su una spianatoia infarinata, quindi dividetelo in 4 o sei parti.
Formate una sfera con ogni parte e inseritene metà in uno stampo e metà nell’altro, affiancate.
Coprite con pellicola unta con un filo d’olio e lasciate lievitare fino al raddoppio.
Accendete il forno a 180 gradi, spennellate i due panbrioche e infornate per 35-40 minuti, finché sono dorati e gonfi.
Spegnete il forno, lasciate riposare 5 minuti, quindi prelevate e lasciate raffreddare, quindi gustate, con ingredienti dolci o salati.
Se ti piace la ricetta e se vuoi rifarla e fotografarla, taggami nelle tue foto di instagram come monioneinamillion oppure posta la foto sulla pagina facebook ed io la condividerò con piacere sui social!
4 Comments
edvige
15 Novembre 2016 at 17:33Il precedente preso e copiato questo purtroppo no la zucca troppo dolce per me. Buona serata carissima un abbraccio.
Monica Giustina
21 Novembre 2016 at 9:11Prova il classico, è strepitoso. Bacioni!
Francesca P.
16 Novembre 2016 at 15:29Ti faccio qui i complimenti, cara Monica, per il corso, perchè immagino la gioia, la soddisfazione e anche la paura vinta! Sono passi importanti per noi stesse, si capisce che la strada fatta ha portato da qualche parte, che la nostra passione ha trovato una direzione e che ciò che siamo e facciamo viene apprezzato… e so che c’è bisogno di questo, come un abbraccio o una pacca sulla spalla che incoraggia a continuare così, a credere nel nostro valore e nel talento (perchè ne hai, la luce ti sorride) e a fare quelle cose che fino a poco tempo fa ci sembravano impossibili! 🙂
Bellissimo il lievitato, pennellato di oro… porto altra confettura, che oggi voglio fare una merenda abbondante!
Monica Giustina
21 Novembre 2016 at 9:16Grazie tesoro bello, è stato intenso ed emozionante, davvero un’esperienza formativa soprattutto per me!
Si, sono sempre alla ricerca di conferme e risposte e ogni tanto soddisfazioni così fanno davvero volare alto. Ed io tuoi complimenti me li prendo tutti, perché fatti da una meraviglia come te sono doppiamente fortificanti <3 grazie