Cucina di montagna/ Panini

Puccia tradizionale rivisitata per La Cucina italiana nel Mondo

 
Sono mesi caotici questi, pieni di impegni, delusioni e pensieri.
Trovare il tempo per cucinare non è sempre facile, ho anche saltato l’MT Challenge, ma questo contest non me lo volevo proprio perdere.
Da quando sono entrata tra le Bloggalline ho trovato un gruppo di amiche, grande e bellissimo, con cui condividere pensieri, ricette, consigli e chiacchiere in libertà, e non mi sembrava giusto fare a meno di render loro omaggio attraverso una ricetta.
Il contest è stato organizzato dalle Bloggalline in collaborazione con la rivista web INformaCIBO, per partecipare all’evento internazionale de «La Cucina Italiana nel Mondo verso l’Expo 2015» con il patrocinio di Expo 2015 Milano. Ci sia avvale della collaborazione di tantissimi sponsor, ed è proprio uno di questi che ho voluto esaltare attraverso la mia ricetta.
L’idea nasce da un panino tipico della zona Cadore-Cortina dove vivo, ma che si trova fino alle valli Pusteresi e nei rifugi di montagna, dove si può gustare un pane tradizionale (la Puccia) ripieno di speck, formaggio tipico a pasta semidura, cetriolini e una crema al rafano, il cren.
La Puccia, da non confondere con il tipico pane pugliese, è un pane tradizionale realizzato con farina di segale, frumento e un insieme d’aromi (semi di finocchio, kummel e trigonella) il cui nome deriva dal termine similare che identificava un prodotto venuto male, non ben lievitato. Infatti la sua forma caratteristica è bassa e larga, con una superficie irregolare e anche una colorazione non uniforme data dallo spolvero di segale dato prima di infornare.

Ne esiste anche una variante secca, sottile e larga, senza mollica, che ancora oggi viene prodotta, in memoria di quel pane che veniva realizzato solo poche volte all’anno e messo sulle rastrelliere (ben distanziato per prendere aria), durando almeno sei mesi.Per me è un panino pieno di ricordi, che partono dall’infanzia passando per il rifugio che avevano i miei genitori, dove il tradizionale andava per la maggiore, fino alle gite in montagna e tra i boschi alla ricerca di funghi, con tanto di capitomboli e scivolate che mi hanno fatta cadere dentro al fiume…

Ho voluto quindi rivisitare questo panino ricco di tradizione, facendo io stessa la puccia ed utilizzando un prodotto d’eccellenza italiano, il Prosciutto di Parma, perfetto abbinato ad un altro prodotto che si trova spesso qui nelle mie terre, il Tomino del boscaiolo (formaggio vaccino a pasta molle con una crosta stagionata, dolce e piccante che viene spesso avvolto nello speck e cotto al forno), il tutto ammorbidito da una crema al cetriolo e cren.
PUCCIA TRADIZIONAE RIVISITATA CON CRUDO DI PARMA, TOMINO E CREMA AI CETRIOLINI
per 5 pucce ed ripieno per 2 panini
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Ingredienti
  1. PUCCIA
  2. lievitino
  3. -100 gr farina di segale;
  4. -100 ml acqua tiepida;
  5. -1 cucchiaino malto o zucchero;
  6. -10 gr lievito di birra;
  7. impasto
  8. -250 gr farina di segale;
  9. -250 gr farina 0;
  10. -400 ml acqua tiepida;
  11. -10 gr sale fino;
  12. -1 cucchiaino semi di finocchio;
  13. -1 cucchiaino kummel;
  14. -1 cucchiaino trigonella
  15. RIPIENO
  16. -2 (o 4 se piccoli) tomini del boscaiolo;
  17. -4 (o 8 se i tomini sono piccoli) fette di Prosciutto crudo di Parma;
  18. -2 o 4 foglie d'alloro;
  19. -10 cetriolini sott'aceto;
  20. -2 cucchiaini crema di rafano;
  21. -1 cucchiaio olio evo.
Preparazione
  1. PUCCE
  2. In una ciotola fate un lievitino mescolando il lievito di birra con il malto/zucchero e l'acqua finché si è sciolto, quindi unite la farina di segale, impastate e fate riposare coperto per circa un'ora e mezza a temperatura ambiente (20-22 gradi). Passato questo tempo aggiungete al lievitino le farine e l'acqua per l'impasto, quindi il sale e gli aromi ed impastate fin ad ottenere un composto morbido ma compatto.
  3. Lasciate lievitare a temperatura ambiente, coperto, fino al raddoppio (circa 1,5 h).
  4. Prelevate l'impasto dalla ciotola e, su una spianatoia infarinata con la segale, formate 5 pagnotte che metterete su una teglia con carta da forno. Spolverate con la segale e fate riposare almeno mezz'ora, intanto preparate il forno a circa 220°. Infornate poi per 40-50 minuti.
  5. Lasciate raffreddare completamente.
  6. RIPIENO
  7. Prendete due fette lunghe (o 4 piccole) di crudo di Parma e disponetele a formare una croce, al cui centro posizionerete un tomino, quindi chiudetegli sopra il prosciutto in modo da avvolgerlo completamente. Fate così per tutti i tomini, posizionateli in una teglia da forno (che avrete scaldato fino a 170°), poggiatevi sopra una foglia d'alloro e infornate per circa 20 minuti: il crudo dovrà essere croccante ed il tomino all'interno si sarà sciolto.
  8. Intanto nel bicchiere del mixer ad immersione mettete i cetrioli ed il cren e frullate bene, versando l'olio a filo. Dovrete ottenere una crema semi-liscia, che metterete in una sac à poche con bocchetta a stella.
  9. Poco prima che i tomini siano pronti tagliate due pagnotte a metà ed infornatele qualche minuto, quindi mettetele su un piatto, poggiatevi il o i tomini avvolti nel crudo, farcite con la crema ai cetrioli, togliete le foglie d'alloro ed addentate: sentirete il morbido ripieno caldo del formaggio avvolgere pane, prosciutto e crema in una sinfonia senza eguali.
One CAKE in a million https://www.onecakeinamillion.com/

Con questa ricetta, partecipo al contest : “La Cucina Italiana nel Mondo verso l’Expo 2015”, organizzato da Le Bloggalline, in collaborazione con INformaCIBO

Inoltre partecipo anche alla raccolta Panissimo, ospitata questo mese da LaGreg, che ha pubblicato una ricetta spettacolare, il tutto sotto l’organizzazione attenta di Barbara e Sandra.

 

 

 

 

13 Comments

  • Reply
    Le Bloggalline
    16 Luglio 2014 at 7:52

    Grazie cara Monica per questo bel regalo che ci hai fatto… e complimenti! Davvero una ricetta magnifica! Un abbraccio forte 🙂

  • Reply
    edvige
    16 Luglio 2014 at 19:05

    Favoloso anche se a Trieste la "puccia" ha tutt'altro significato. Non mangio molto pane ma questo lo voglio provare …prima o dopo e quindi tutto quello che mi interessa lo trasformo in cartaceo e va nella mia raccolta. Buona serata ciaooo.

  • Reply
    Emanuela Leveratto
    17 Luglio 2014 at 5:19

    Ma ciao!!!! 😀 😀 ecco cos'era!! ammazza che bontà!!!!!

    • Reply
      onecakeinamillion
      17 Luglio 2014 at 7:32

      Ciao Manuuuu!
      Eheh hai visto da dove saltava fuori quella foto? 😉

  • Reply
    La Greg
    17 Luglio 2014 at 7:10

    Finalmente scopro qualcosa in più delle tue origini e in quale meraviglioso posto tu viva! Sai che adoro il pane di montagna, la segale, i semi di finocchio.
    Se ti fa piacere puoi inviare questa ricetta a Panissimo che questo mese ospito nel mio blog, trovi le semplicissime istruzioni in questo post http://lagreg.wordpress.com/2014/07/03/panissimo-19-e-la-mia-focaccia-a-lunga-lievitazione-con-farina-di-cece-nero/

    Bacioni!

  • Reply
    Anna Rita Granata
    17 Luglio 2014 at 10:13

    Ciao Monica! se non ricordo male, avevo letto qualche giorno fa sul gruppo, che non ti piacevano le foto che hai fatto…se così fosse, scherzavi vero?? sono bellissime e perfette, luminose e trasmettono tutto il gusto che potrà avere questo panino…ho l'acquolina in bocca!
    un abbraccio grande!
    Anna

    • Reply
      onecakeinamillion
      17 Luglio 2014 at 11:40

      Ciao Anna, grazie dei complimenti, detto da te è un onore però non so, c'è più di qualcosa che non mi convince di queste foto e visto che oltre al gusto anche l'occhio vuole la sua parte, speravo di ottenere un risultato migliore, anche perché è buonissimo.
      Bacioni!

  • Reply
    Isaetta
    19 Luglio 2014 at 9:00

    Ommioddio, la ricetta della puccia!!! 🙂
    Io la adoro, ma non mi ero mai cimentata!
    Ma tu sei di Cortina? Vengo su per ferragosto, magari ci conosciamo! (e mi dici dove trovo la trigonella!)

    • Reply
      onecakeinamillion
      21 Luglio 2014 at 6:53

      Ciao!
      Si si, sono di Cortina!
      La trigonella la trovi anche come fieno greco, io l'ho comprata in un negozio biologico.

  • Reply
    Monica.Filoni
    20 Gennaio 2015 at 10:05

    Non so cosa sia la puccia ma trovo ugualmente questa ricetta molto interessante. Ho comprato da poco il Bimby ultimo modello e sono in continua ricerca di nuove idee da passare anche al mio ragazzo che lavora nel campo della ristorazione collettiva. Forse la può fare lui anche con il Bimby, senzaltro gliela propongo. Grazie

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